Lo Stato deve riappropriarsi delle strutture strategiche nazionali. Per la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo. Anche per la gestione delle telecomunicazioni passa la difesa della sovranità. Fratelli d’Italia scende in campo con la proposta di sottrarre al monopolio dei privati la gestione strategica delle telecomunicazioni. “Un’anomalia tutta italiana”, sottolinea Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa sulle telecomunicazioni alla Camera. All’incontro erano presenti anche Francesco Lollobrigida, Luca Ciriani, Tommaso Foti e Alessio Butti, responsabile media e Telecomunicazioni di Fratelli d’Italia.
“Noi chiediamo una fusione tra Tim e open Fiber”, spiega Meloni per rispondere alle privatizzazioni degli anni ’90. Che hanno portato l’Italia a svendere il patrimonio infrastrutturale, aeroporti, acquedotti, rete elettrica. Con la conseguenza di consegnare la rete al monopolio dei privati. “Non può accadere che la nostra rete di telecomunicazioni, Telecom, sia contemporaneamente proprietaria della rete ed erogatrice del servizio di interconnettività. Puntiamo a una infrastruttura strategica, che sia di proprietà pubblica e metta a disposizione dei privati la rete”, dice Meloni annunciando la presentazione di una mozione ad hoc.
L’obiettivo del provvedimento è quello di risolvere “questa peculiarità italiana, di una infrastruttura in mani private”. “In linea con quanto stabilito dalla Unione europea – aggiunge la leader di Fdi – pensiamo che le reti non possono essere strumenti in mano ai privati. Riteniamo che lo Stato debba acquisirne la proprietà. Questo è il nostro sovranismo. Noi puntiamo alla difesa dei servizi, al loro miglioramento, vogliamo difendere la sovranità delle nostre strutture strategiche”.
La mozione, illustrata da Butti, è il frutto di un lungo lavoro svolto a contatto con gli esperti del settore. Un contributo di indicazioni concrete al governo per giungere a una rete unica che sia controllata dallo Stato e conceda i servizi agli operatori privati in un sistema di libera concorrenza. In sostanza si chiede la parlamentarizzazione del dibattito su un settore strategico, che viene da lontano. “Fratelli d’Italia è l’unico partito a offrire una soluzione su tre direttrici”, spiega Butti preoccupato per l’incertezza in cui opera open fiber e lo stato di salute di Telecom. IN ALTO IL VIDEO