Mondragone, Ambc: “L’allergia di Pacifico per le scadenze di legge”

di Redazione

Mondragone (Caserta) – Ci risiamo: ancora una volta Pacifico & Co si mettono sotto i piedi procedure e scadenze. Siamo in tempi di aggiornamento al Dup (Documento Unico di Programmazione) e di schema di Bilancio di Previsione 2020/2022. Il termine ultimo entro cui espletare queste importanti procedure era venerdì 15 novembre. Scadenza passata inosservata dal solito sindaco-assessore al bilancio Pacifico. Si giustificheranno arrampicandosi sugli specchi e sostenendo che la nota di aggiornamento al Dup è eventuale e che, quindi, non era necessario l’aggiornamento del Dup già approvato.

Per lo schema di Bilancio di Previsione, invece, che rappresenta ciò che il documento contabile esporrà in maniera sistematica in merito al reperimento e l’impiego delle risorse pubbliche, non c’è giustificazione che tenga: la prima scadenza di legge è stata, come sempre, ‘bucata’. Ed è ormai del tutto inutile richiamare l’attenzione sulla promessa, mancata, del bilancio partecipativo. Come si vede, c’è tutto il tempo per coinvolgere i cittadini e i quartieri (centinaia di comuni in queste settimane sono alle prese con il bilancio partecipato) e liberare il bilancio dalle grinfie dei soliti. Ma Pacifico, dopo averlo promesso in campagna elettorale, su nostro impulso, e dopo averlo riportato nel programma, da noi scritto per lui, lo sta miseramente tradendo anno dopo anno.  

A breve saranno tenuti, inoltre, ad effettuare alcune misure collegate alla razionalizzazione periodica delle partecipazioni in società, in base all’articolo 20 del Dlgs 175/2016. La scadenza che va effettuata entro fine anno riguarda, nello specifico, l’adozione della deliberazione di ricognizione delle partecipate. Entro il prossimo 31 dicembre scade, infatti, il termine per l’adozione della deliberazione di ricognizione delle partecipate possedute dai Comuni al 31-12-2018. La scadenza rappresenta il secondo appuntamento “ordinario” rispetto alla razionalizzazione straordinaria disciplinata dall’art. 24 del Testo unico sulle società pubbliche e la prima revisione ordinaria dello scorso anno.

Evitateci, Gentili Consigliere ed Egregi Consiglieri,  la pantomina inscenata l’altra volta, con momenti irripetibili e picchi d’involontaria comicità (vi ricordate la ‘non delibera’ della Segretaria comunale?) e cogliete l’occasione per fare una seria, approfondita e documentata discussione sulle partecipate e sul loro destino, dall’Asmel alla Farcom, dal Consorzio Asi ad Agrorinasce (sperando che quest’ultima sia definitivamente tramontata) ecc, arrivando, come l’Ambc va sostenendo da tempo, all’unica decisione possibile per il bene della città, ovvero  al loro definitivo e completo superamento.

Non senza un grande dibattito sulle modalità di gestione di alcuni importanti servizi essenziali, che non possono più restare alla mercé di un mercato malato né di carrozzoni clientelari (come si vede, il Consiglio comunale avrebbe tanto da fare!) E chiudiamo con una ‘buona notizia’: dopo oltre due anni e mezzo, dopo decine di denunce e di appelli dell’Ambc e grazie alla minoranza di Giovanni Schiappa e Achille Cennami, arrivano finalmente nel Consiglio comunale le prime due interpellanze. Speriamo che questo sia un ‘lupo’ che sappia perdere anche il vizio. Staremo a vedere, ma senza alcuna illusione.

AMBC – Associazione Mondragone Bene Comune

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