Caserta – Emiddio Cimmino rassegna le dimissioni da segretario provinciale del Partito Democratico e azzera la segreteria provinciale. La decisione è arrivata nel corso della riunione con i coordinatori dei circoli casertani del Pd, a cui però sono risultati assenti molti esponenti dei circoli di riferimento dell’area di Stefano Graziano e Camilla Sgambato, mentre quelli dell’area di Gennaro Oliviero erano pronti a dare battaglia avendo già nel mirino Cimmino da diverse settimane. Intanto, la scelta di Cimmino viene contestata da un gruppo di segretari di circoli che, in una nota inviata ai vertici nazionali, regionali e provinciali del partito, chiedono la convocazione del congresso provinciale al fine di evitare il commissariamento.
Riceviamo e pubblichiamo: “Al termine di un lungo commissariamento, con la “elezione” del segretario Emiddio Cimmino, nell’ambito di un congresso unitario, il Partito Democratico casertano è tornato ad una gestione ordinaria. Dopo l’insediamento a livello nazionale di Nicola Zingaretti e l’avvio di un nuovo e partecipato corso del Pd, avevamo sperato che Cimmino potesse essere il garante di un processo di rigenerazione del partito, con il superamento di quelle divisioni che da anni spaccano i democratici in Terra di Lavoro. Ci eravamo illusi che, con l’esperienza e la saggezza derivanti da un lungo percorso da Amministratore in questa provincia, potesse assicurare il rispetto delle condizioni per traghettare il partito fuori dalla palude, portandolo finalmente tra la gente ad occuparsi dei problemi veri che affliggono le nostre comunità.
Non è stato così! In un anno di attività, le riunioni di Segreteria sono state pochissime ed esclusivamente su questioni legate a nomine ed elezioni; la Direzione si è riunita una sola volta, su richiesta dei suoi componenti; una sorta di assemblea aperta si è tenuta di recente ma non ha assunto alcuna decisione. A fronte di tanta, devastante assenza di iniziativa politica, Cimmino fa due cose, una peggiore dell’altra: contro ogni disposizione regolamentare e statutaria, oltre che contro il buon senso, si arroga il potere di sospendere il tesseramento; senza fornire motivazione fondata, azzera la Segreteria provinciale.
Andando per ordine: Il tesseramento non può e non deve essere sospeso. Il Segretario non ha tale potere. Inoltre, proprio lui sa bene che vi sono iscritti che hanno abbandonato il partito e che invece risultano in alcuni casi partecipanti addirittura agli organismi statutari provinciali. Soprattutto, vi sono persone che chiedono di potersi tesserare e che in alcuni casi tornano a prendere la tessera dopo anni di allontanamento; esponenti autorevoli che stiamo tenendo fuori dal partito. E ancora, in merito non si può non considerare la necessità per il Pd provinciale di disporre di un minimo di risorse economiche che potrebbero venire proprio dal tesseramento per poter garantire il mantenimento della sede e quanto dovuto ai collaboratori.
Il Segretario, nel maldestro tentativo di scaricare su altri le sue responsabilità, azzera la Segretaria a mezzo stampa, senza neppure avvisare i diretti interessati. Che Segretario può mai ambire ad essere quello che tratta così esponenti del suo stesso partito, in alcuni casi Amministratori di Città della provincia che avrebbero bisogno del sostegno del proprio Segretario e del proprio partito e che invece si ritrovano, all’improvviso, senza preavviso, come “azzerati”! A fronte della grave situazione sinteticamente descritta, esprimiamo alcune doverose considerazioni. Cimmino non può e non deve dimenticare di essere stato individuato unitariamente dal Pd casertano. Ha accettato comodamente la carica propostagli, sapendo di non doversi sottoporre alla prova del voto, e oggi non può, se intende conservare un barlume di credibilità, cambiare le carte in tavola diventando il segretario di una parte. In ogni caso, a fronte di una così grave ed irresponsabile situazione di crisi del partito, è necessaria la convocazione urgente della direzione e dell’assemblea provinciali.
La convocazione dei coordinatori di Circolo è sempre positiva, anche in questa circostanza, ed anzi è auspicabile che avvenga con maggiore frequenza. Tuttavia deve sapere il segretario Cimmino che la stragrande maggioranza dei circoli aspetta di essere convocata innanzitutto per affrontare questioni tematiche del territorio, dei comuni e delle aree vaste della provincia, oltre che questioni politiche che quotidianamente più interessano i cittadini, specie del Sud d’Italia. Perciò speriamo davvero che non si intenda “utilizzare” i circoli per addivenire ad un deprecabile ribaltone.
In ogni caso, per evitare di trovarci di fronte ad amare sorprese, siamo costretti a rammentare al Segretario Cimmino ciò che lui già sa: I circoli della provincia sono tanti e ben distribuiti sul territorio provinciale che è ampio e complesso, che va dalle grandi conurbazioni ai piccoli centri, dalla pianura alle montagne, al mare. Vi sono circoli particolarmente attivi, altri in grande crescita, altri fortemente problematici, altri ancora, purtroppo, presenti solo sulla carta. Ciò senza distinzione fra Circoli presenti nelle città più grandi o nei piccoli centri. Pochi circoli sono guidati da donne. L’azzeramento della Segreteria, che ribadiamo essere stato un errore sul quale Cimmino dovrebbe fare marcia indietro, può rappresentare l’occasione per sanare la violazione delle norme che il Pd si è dato in materia di presenza delle donne negli organismi dirigenti.
Tanto premesso, chiediamo: al responsabile nazionale dell’organizzazione di intervenire per far ripartire immediatamente il tesseramento, verificando che non vi siano altre, pretestuose azioni volte ad impedirlo; alla presidente dell’assemblea provinciale di convocare a stretto giro la direzione e l’assemblea stessa, Al Segretario provinciale di annullare il suo comunicato stampa di azzeramento della segreteria provinciale, provvedendo esclusivamente al necessario riequilibrio di genere; al segretario regionale, al segretario nazionale e agli organismi di garanzia di vigilare e, se necessario, intervenire con ogni azione utile a ridare alle democratiche e ai democratici casertani la possibilità di fornire il proprio concreto e fattivo contributo nel nostro partito, richiamando il segretario provinciale al senso di responsabilità e ai suoi doveri di garante ed attuatore del processo di rinnovamento del Pd che anche in Terra di Lavoro deve trovare finalmente avvio e compimento”.