Una tre giorni targata Pd, a Bologna, per confrontarsi con i cittadini, con la società civile, con il mondo produttivo, sindacale, culturale del Paese. E’ partita sabato, per chiudersi domenica, “Tutta un’altra storia. Gli anni 20 del 2000” che vedrà presenti, nella città emiliana, esponenti di governo, dirigenti e amministratori del Partito Democratico.
La kermesse è iniziata nel tardo pomeriggio, alle 17.30, a Palazzo Re Enzo dove si sono alternati, tra gli altri, il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini e il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti. La giornata di sabato è stata aperta, in mattinata, da un intervento di Fabrizio Barca mentre nel pomeriggio ha preso la parola il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Nel corso di una seduta plenaria, ancora, spazio, tra gli altri: a Carmelo Barbagallo, Anna Maria Furlan e Maurizio Landini, segretari di Uil, Cisl e Cgil; Ilaria Cucchi; i sindaci di Parma e Milano, Federico Pizzarotti e Beppe Sala; l’ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea (in video), Romano Prodi e Andrea Orlando, vicesegretario del Partito Democratico. In serata cena per la campagna elettorale per le regionali in Emilia-Romagna, nel corso della quale Giovanni Floris dialogherà con il segretario nazionale Nicola Zingaretti e con il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Domenica i lavori si terranno a Fico Eataly World, con gli interventi, tra gli altri, di Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari economici e monetari; Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e candidato anche alle prossime regionali di gennaio e quello conclusivo del segretario nazionale del Partito democratico, Nicola Zingaretti, concluderà la tre giorni bolognese.
Zingaretti ha dedicato il suo intervento alla prof di Palermo sospesa per il caso del paragone Salvini-Mussolini: “Stiamo entrando negli anni venti del nuovo secolo e i democratici vogliono essere in prima fila a combattere per realizzare un domani che sia davvero tutta un’altra storia. Voglio dedicare questi giorni di riflessione alla professoressa Rosa Maria Dall’Aria, l’insegnante di Palermo sospesa perché i suoi studenti si erano permessi di paragonare alcune leggi di Salvini con quelle del ventennio fascista. A lei dico che non abbiamo dimenticato e lotteremo con un obiettivo: il più grande investimento dedicato alla scuola, al sapere, al futuro del nostro paese”. IN ALTO IL VIDEO