A 16 anni dalla strage di Nassiriya, in Iraq, la più grave per i militari italiani all’estero dalla Seconda guerra mondiale, Sergio Mattarella ricorda le 19 vittime. “L’esempio dei nostri caduti – ha detto il Capo dello Stato – rappresenta un vincolo morale per la continuità del contributo del nostro Paese nei diversi ambiti: le donne e gli uomini presenti nelle aree di conflitto sanno di poter contare sul concorde sostegno del popolo italiano”.
Oggi, in occasione della Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, un pensiero va ai nostri connazionali caduti tragicamente a Nassirya il 12 novembre del 2003. Pietro, Domenico, Orazio, Giuseppe, Giovanni, Alfio, Ivan, Daniele, Enzo, Alfonso, Massimiliano, Andrea, Filippo, Massimo, Silvio, Emanuele, Alessandro, Stefano, Marco. Il nostro Paese tiene vivo il loro ricordo, i loro nomi sono scolpiti nella nostra memoria”, ha detto il premier Giuseppe Conte. “Questa triste ricorrenza – ha aggiunto il capo del governo – cade a pochi giorni da un altro attacco che ha visto feriti cinque nostri militari impegnati nell’addestramento antiterrorismo delle forze irachene. A loro e alle loro famiglie esprimo vicinanza e gratitudine per l’impegno profuso in nome dell’Italia. A tutti i nostri connazionali che ogni giorno, in prima linea, rischiano la vita per garantire la nostra sicurezza, difendere la libertà e affermare la pace, va il riconoscimento del nostro Paese. Le loro famiglie devono sentire l’abbraccio dell’Italia intera. Questa Giornata ci spinge a rinnovare con determinazione il nostro impegno nella lotta al terrorismo e a lavorare per stabilizzare le aree di crisi. Un impegno senza colori né confini, che deve vedere tutte le Istituzioni unite a livello globale in questa battaglia comune”.
Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria in occasione della “Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni di pace”, la ricorrenza che cade il 12 novembre giorno della strage di Nassiriya. Dopo la cerimonia, il ministro ha partecipato alla messa in ricordo dei caduti nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli. “Sedici anni fa l’attentato a Nassiriya tolse la vita a 19 italiani. Fu l’attacco più grave subito dai nostri militari impegnati nelle missioni di pace nelle aree di crisi. Un tributo di sangue pesantissimo che il nostro Paese ha dovuto pagare alla causa della pace, della libertà e della sicurezza dei popoli. I civili e i soldati che persero la vita a Nassiriya sono caduti per la Patria che non possiamo e non dobbiamo mai dimenticare”. Lo ha detto il presidente del Senato, Elisabetta Casellati.