Aversa (Caserta) – “Anche se la ricorrenza è passata, credo sia doveroso fare sapere a chi dovrebbe provvedere quanto sia inefficace la presenza di un custode e, se mai ci sono, di guardiani al cimitero”, scrive Antonietta Di Martino, lettrice di Pupia.
“Nel giorno dei Defunti – racconta – vado al cimitero a visitare mio padre lì sepolto e mi accorgo che hanno rubato i fiori che io stessa avevo deposto il giorno prima. Poi, parlando con altre persone, ho appreso che anche loro erano state derubate dei fiori posti sulle tombe dei defunti. È una cosa vergognosa, ignobile per il significato che hanno quei fiori. Una cosa accaduta sotto gli occhi di tutti, operatori cimiteriali compresi”.
Un furto effettuato, forse, per addobbare altre tombe o, forse, per rivendere i fiori ai visitatori del cimitero. Non importa, qualunque sia il motivo del furto la signora considera opportuno segnalare l’accaduto perché, dopo i fiori, i ladri potrebbero portare via da tombe e cappelle oggetti più costosi com’è già accaduto in passato. Un episodio analogo fu denunciato su queste colonne già nel 2011 (leggi qui), quando nel cimitero apparve un cartello per rimproverare duramente chi rubava i fiori, che vi riproponiamo.