Aversa, la storia incresciosa della tensostruttura della De Curtis: costruita e mai usata

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Un’opera pubblica ultimata da oramai cinque anni e già in alcuni punti deteriorata, senza essere mai stata utilizzata. Un vero e proprio “giallo” quello della tensostruttura annessa alla scuola “De Curtis” di via D’Acquisto. Una struttura che, a quanto sembra, non sarebbe mai stata accatastata e, quindi, per questo non utilizzabile, non potendo essere oggetto delle varie autorizzazioni abilitative che la renderebbero utilizzabile.

“Eravamo convinti – ha dichiarato l’ex parlamentare e attuale capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Paolo Santulli – che questa struttura sportiva della scuola De Curtis fosse funzionante. Sono diversi anni che è stata realizzata, ma oggi scopriamo che è chiusa, ferma, e non consegnata all’istituto”. L’opera, finanziata con i fondi Fers nel 2010, è stata completata nel 2015, ma gli studenti non possono fare ancora le lezioni di educazione fisica perché il Comune non ha concluso tutte le pratiche burocratiche necessarie. In primo luogo, l’accatastamento e l’acquisizione al patrimonio dell’Ente, per cui l’impianto sta invecchiando e pare che già abbia bisogno di lavori di sistemazione.

“Una tipica, incresciosa, storia aversana. Ma, – continua Santulli, da decenni nel mondo dello sport – ci saranno dei responsabili? Nessuno paga, pagano solo i cittadini questi vergognosi disservizi”. “Pare che il dirigente scolastico abbia più volte sollecitato il Comune, invano. Come tanti, – ha concluso Santulli, anche nella sua qualità di presidente della commissione consiliare Cultura e Sport – ero convinto della funzionalità dell’impianto, solo poco tempo fa, trovandomi in quella parte della De Curtis per la presentazione di un libro, ho chiesto di vedere l’impianto. Ovviamente La preside mi ha messo al corrente della situazione incresciosa. L’impianto, abbandonato, presentava numerose falle nella struttura di copertura, un vero peccato. Avrei voluto far portare la pratica in Consiglio comunale per l’acquisizione al nostro patrimonio, ma mi è stato riferito che effettivamente mancava l’accatastamento e mancavano anche altre cose, di cui non mi hanno saputo dire. Ho, allora, scritto immediatamente al sindaco, all’assessore competente e al dirigente che si sta, ultimamente, occupando della cosa, il comandante della Polizia municipale Stefano Guarino. Ho denunciato la difficoltà della scuola che non può consentire agli studenti di fare educazione fisica, ho denunciato il fatto che si sono, di fatto, creati danni erariali ed ho chiesto di intervenire immediatamente per risolvere la cosa, tenuto conto che l’abbandono della struttura la sta deteriorando”.

Da parte sua, anche l’assessore ai Lavori pubblici, Benedetto Zoccola, ha assicurato che quanto prima la cosa sarà risolta. Ma, purtroppo, la vera notizia triste potrebbe essere, se confermata, un’altra. A non essere accatastata non sarebbe solo la tensostruttura, ma anche il vicino edificio scolastico. A questo punto, se la notizia della carenza di accatastamento fosse fondata, così come sembra sia, considerato che diverse persone interpellate non hanno smentito l’indiscrezione, sorge spontaneo l’interrogativo: perché la tensostruttura non può essere utilizzata in assenza di accatastamento e l’edificio scolastico sì?

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