Gricignano (Caserta) – Da mesi percepiscono uno stipendio base – “spezzettato” tra acconto e saldo, senza assegni familiari – con cui molti di loro non riescono a pagare nemmeno le bollette delle utenze domestiche. Come se non bastasse, è diventata prassi consolidata essere “sbattuti” a destra e a manca, causa i continui cambi di aree utilizzate per il deposito degli automezzi e gli spogliatoi, vivendo quotidiani disagi per la carenza di servizi igienici e la manutenzione degli automezzi.
Una situazione sempre più insostenibile per gli operatori ecologici del cantiere di Gricignano in forza alla Senesi, ditta marchigiana che sta effettuando in proroga il servizio di igiene urbana (fino al 31 dicembre) e che, di recente, ha avviato un concordato preventivo “in bianco” per bloccare le azioni dei creditori. Tra l’altro è destinataria di un’interdittiva antimafia della Prefettura di Fermo che, al momento, non le consente di partecipare a nuove gare d’appalto ma solo di espletare i servizi relativi ai contratti già in essere.
Nel frattempo, in mezzo a queste difficoltà che vive l’azienda, a rimetterci sono soprattutto i lavoratori, in gran parte padri di famiglia. Nonostante un trattamento economico da fame, continuano da mesi a fare il proprio dovere e a raccogliere i rifiuti ma oramai la rabbia sta prendendo il sopravvento sulla pazienza e lo spirito di sacrificio. “Da tempo stiamo pensando di incrociare le braccia e bloccare la raccolta rifiuti ma non vogliamo che, a causa dei problemi dell’azienda, ci vada di mezzo l’intera comunità di Gricignano. Finora è prevalso il nostro senso di responsabilità, ma siamo giunti al limite”, dice un operatore che, anche a nome dei colleghi, sollecita l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Santagata a trovare una soluzione immediata.
Istanze che abbiamo girato proprio al sindaco, che ha spiegato: “Non intendo certamente fare il gioco dello scaricabarile ma l’azienda non può far credere che il mancato pagamento degli operatori sia causato da inadempienze del Comune. Come Ente dobbiamo versare alla Senesi quattro mensilità, relative al periodo giugno-settembre 2019, ma siamo impossibilitati da problemi burocratici dovuti all’azienda, non certo a noi come amministrazione. Una settimana fa, quando ho parlato con alcuni incaricati della Senesi, mi è stato riferito che la situazione sarebbe stata risolta a breve. Pertanto, siamo in attesa di avere la possibilità di versare le mensilità arretrate”. Intanto, Santagata ribadisce che è in preparazione la nuova gara d’appalto “ponte” per affidare il servizio, già dal 1 gennaio prossimo, ad un’altra ditta che andrà ad assorbire gli operai attualmente contrattualizzati con Senesi. Insomma, stando a quanto spiegato dal sindaco, la soluzione più plausibile sarebbe quella di “resistere” per un altro mese, in attesa che subentri una nuova ditta. Ma per gli operatori non è certo facile accettarlo, ecco perché non sarebbe da escludere in questi giorni il verificarsi di forme di protesta anche eclatanti.