Una serie di incontri di rilievo internazionale si svolgeranno domenica 10 novembre a Capri, nel Centro Internazionale dei Giardini della Flora Caprense, nella Sala Pollio, dalle ore 10 alle 13, con l’obiettivo di correlare le nuove scienze della biologia, della medicina, della tecnologia, con i grandi temi del dibattito giuridico, etico e politico internazionale, condensati nell’espressione “diritti umani”. Questo primo incontro ha per titolo “Come uscire consapevolmente dalla vita? Disposizioni Anticipate di Trattamento e Suicidio Assistito tra Norme, Etica e Società”. Un evento patrocinato dalla Diocesi di Aversa, retta dal vescovo Angelo Spinillo, dell’Issr Area Casertana Capua, dalla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, Università “Federico II”, “Unesco Chair in Bioethics” e “Scienza e Vita”.
Ad introdurre il convegno sarà il sindaco di Capri, Marino Lembo, che porterà ai partecipanti i saluti personali e dell’amministrazione comunale, con la benedizione di dell’arcivescovo di Sorrento-Castellammare, Francesco Alfano. Ad aprire i lavori sarà la professoressa Maria Rosaria Romano, ideatrice del progetto e dottore in Bioetica e Discipline Mediche Umanistiche. La giornata inizierà con una tavola rotonda. Il giornalista Luciano Garofano sarà il moderatore di una tavola rotonda nel corso del quale si alterneranno autorevoli personalità del mondo scientifico, come il famoso scienziato Antonio Giordano, docente ordinario di Anatomia e Istologia Patologica all’Università di Siena e direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine, Temple University of Philadelphia, che ha ricevuto numerosissimi e prestigiosi riconoscimenti, in Italia e negli Usa per la sua attivissima ricerca in campo medico-oncologico; il senatore Lucio Romano, medico, accademico e politico, dell’Università degli Studi Federico II; il professor Alberto Maria Gambino, presidente di “Scienza e Vita”, giurista e prorettore dell’Università Europea Roma.
Con questa prima importante iniziativa si è venuta a creare una significativa sinergia tra Comune di Capri e l’associazione “Marin Mersenne”, che ha sede a Napoli, nella Sacrestia Papale della Basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito. Con questo primo meeting l’isola di Capri diverrà la vetrina Internazionale delle questioni relative ai rapporti tra Bioetica e Diritti Umani. (Bioethics and Human Rights), realizzando così il progetto che porta avanti la vicepresidente dell’associazione, dottoressa Maria Rosaria Romano, che ha scelto Capri come sede e capitale dell’International Bioethical Festival Research, come continuum di una tradizione da conservare e rilanciare che fa dell’isola un crocevia tra cultura, etica, ricerca e scienza.
“E’ difficile – afferma la dottoressa Romano – rimanere immuni al fascino della perla blu, nello scenario naturale più prezioso del pianeta, approdo di tanti illustri scienziati come il primo premio Nobel per la Medicina, Emil von Behring, lo scienziato Vincenzo Cuomo, che con le sue ricerche contribuì all’individuazione delle basi biologiche della climato-talassoterapia costituendo, ancora oggi, un punto di riferimento per gli studiosi del settore, e Axel Munthe, anche lui medico e psichiatra svedese e animalista ante litteram. Le coordinate principali di Capri sono l’antichità e l’attualità. Gli attori in campo per raggiungere gli obiettivi proposti dal progetto sociale sono: il Comune di Capri, accompagnato dal supporto dei patrocini Unesco Chair on Bioethics; unitamente all’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare, alla Diocesi di Aversa; l’Issr Interdiocesano-areacasertana di Capua; della Pontificia Università dell’Italia Meridionale ed altri”.
“Un ‘grazie’ – continua Romano – va al sindaco Marino Lembo, che ancora una volta ha voluto aprire le porte alla ‘Cultura della Vita’, con l’obiettivo di stimolare l’impegno e la solidarietà attraverso temi di enorme impatto e rilevanza sociale. Questo progetto intende proporre la globalità delle questioni bioetico-sociali al pubblico dei cultori e degli interessati in maniera semplice, alla luce dei principi di base, secondo la visione della Bioetica Personalista, al fine di guidare alcune scelte pratiche nelle delicatissime situazioni di rilevanza in ambiti bioetici e di bioetica ambientale. Ed è questa la ‘sfida’ lanciata da Capri, cioè quella di contrastare la cultura dello scarto, a cui sarà dedicata la sessione del prossimo 10 novembre. L’agire umano è sempre intessuto di domande etiche. Per questo, insieme, cercheremo le risposte indagando la scienza, alleata della verità, al servizio della vita”.