“Giù le mani da Napoli” è un cortometraggio è ispirato dalla fiducia nel futuro della Napoli migliore ed è dedicato a Luciano De Crescenzo. Parla di Napoli, delle sue luci e delle sue ombre, dei problemi che l’assillano ancora oggi, della vita reale della sua gente che si svolge nel bene e nel male nel suo ventre molle, nei quartieri, nelle strade e nei vicoli. Il protagonista è Pio (interpretato dal 12enne Francesco Pio Melillo), il ragazzino che tiene le fila della storia. La sua è una famiglia come tante a Napoli, una famiglia di gente che lavora onestamente per andare avanti.
Il padre Salvatore (interpretato da Pietro Ioia), malgrado tante difficoltà, è riuscito a realizzare il suo sogno di aprire una pizzeria a Forcella. Quest’ uomo è molto rispettato nel quartiere, la gente lo apprezza e gli vuole bene, ma il rispetto se lo guadagna lavorando onestamente, con dedizione e sacrificio per portare avanti la sua attività. Il percorso che il ragazzo compie da casa alla pizzeria di famiglia rappresenta un breve, simbolico viaggio nella contraddittoria realtà di questa nostra città, con la quale ci troviamo a fare i conti ogni giorno. Pio deve recarsi in pizzeria per aiutare il padre, ma, come tutti i bambini, lungo il tragitto si “intallea”, se la prende con calma e allunga il percorso, preso dallo stupore infantile e dalla curiosità di osservare la città e la gente che ci vive, il fervore delle attività giornaliere che in essa si svolgono.
Nel tragitto per le strade e i quartieri (Borgo di Sant’Antonio, Forcella) Pio ha l’occasione di vedere le cose belle e le cose brutte della città, si interroga sulle cose losche e strane che vede, è spinto alle sue prime riflessioni, prosegue la sua crescita interiore, conosce meglio la città e la sua gente, saluta (e rinsalda i legami) con le persone buone e semplici che stimano il padre e la sua famiglia, una famiglia per bene, che, nonostante tutto, vuole tirare avanti onestamente, contribuendo così a costruire un futuro migliore per la comunità. La spontaneità di Pio e la sua istintiva reazione alla prepotenza aiuta il padre ad abbattere il muro della paura. Egli affronta con il coraggio dell’ingenuità e dell’innocenza puerile il losco individuo che si presenta a fine mese nella pizzeria di famiglia per imporre la tangente.
Il corto sarà proiettato per la prima volta a Napoli mercoledì 6 novembre, alle ore 18, nello spazio comunale “Piazza Forcella”, dove è ubicata la Biblioteca “Annalisa Durante”, intitolata alla giovane vittima innocente di camorra. Tra le location del cortometraggio anche pizzeria “Terra Mia” del quartiere Forcella, dove il 4 gennaio scorso il pizzaiolo è stato minacciato trovando quattro fori di proiettile sulla saracinesca.
Cast tecnico e artistico – “Giù le mani da Napoli” – Cortometraggio Italia, 2019. Durata 15 minuti. Regia di Lino De Benedictis. Con Francesco Pio Melillo, Pietro Ioia, Alessandra De Palma, Andrea Catalano, Michele Schiattarella, Roberto Davino, Patrizio Perna, Luigi Lopez, Salvatore Fraumeni, Giuseppe Leonini, Paolo Morante, Giuseppe Panico, Luigi Sigillo, Nicola Bello, Pietro Bello, Lino Di Benedictis.
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