Aversa (Caserta) – Avrebbero potuto sventrare, qualora esplosi, lo stabile in cui erano detenuti gli oltre 6000 ordigni esplosivi artigianali sequestrati ieri mattina, al termine di una breve ma brillante attività info investigativa, dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Aversa.
L’arsenale, composto da 811 ordigni esplosivi del tipo ‘Cipolle’, 1000 ordigni esplosivi del tipo ‘Rendini’, 4500 ordigni esplosivi del tipo ‘Cobra’, del peso complessivo di 330 chili, e da 16 batterie pirotecniche, del peso di 8 chili, è stato scovato nello scantinato e nel sottotetto di una palazzina di Piazza della Concordia ad Aversa. A finire in manette con l’accusa di illegale fabbricazione e detenzione di ordigni esplosivi, il 32enne pregiudicato di Aversa Pasquale Panfila. Denunciato, invece, in stato di libertà un 48enne di Aversa.
I militari dell’Arma dopo aver notato i due soggetti, nelle vicinanze di piazza della Concordia, intenti a montare una baracca solitamente utilizzata proprio per la vendita dei botti di fine anno, sono intervenuti per un controllo. Nell’autovettura usata dai due uomini, al termine della perquisizione, sono stati rinvenuti solo fuochi d’artificio conformi alla normativa vigente. Ma i carabinieri, insospettitisi, hanno deciso di estendere la perquisizione anche alle rispettive abitazioni dei due uomini. Nella cantina e nel sottotetto dello stabile in cui abita il 32enne i militari hanno scoperto l’ingente quantitativo di botti illegali. Sul luogo si è reso necessario l’intervento di personale specializzato dell’Aliquota Artificieri del Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta, che ha esaminato e messo in sicurezza gli ordigni ad alto potenziale esplosivo.
L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord, è stato sottoposto in regime di custodia precautelare presso il proprio domicilio in attesa dell’udienza di convalida. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA