Divieto di esercitare attività d’impresa per un anno. E’ la misura adottata dal gip del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti dell’amministratore delegato della società “Di Gennaro Spa”, che opera nel settore dei rifiuti solidi urbani ed aderente ai diversi consorzi di filiera. L’accusa nei confronti dell’imprenditore è di incendio colposo, destinatario del provvedimento notificato stamani dai carabinieri forestali.
Il 25 luglio del 2018, nel piazzale della società ubicata nella zona industriale di Pascarola, nel territorio comunale di Caivano (Napoli), a ridosso tra le province partenopea quella di Caserta, si sviluppò un grosso incendio di materiale stoccato e in attesa di partire per varie destinazioni per completare il ciclo dei rifiuti. Bruciarono carta, plastiche, residui di legno insieme ad altro materiale. Le fiamme si alzarono intorno alle ore 13 e una grossa nuvola di fumo nero raggiunse un’altezza di oltre 100 metri, visibile anche a molti chilometri di distanza. Un operaio cingalese rimase intossicato in quell’occasione, nel tentativo vano di spegnere l’incendio.
Prima del rogo c’era già stata una verifica nell’azienda ed erano state impartite precise disposizioni in materia ambientale, tese proprio a scongiurare i pericoli d’incendio. Misure, che evidentemente, erano state disattese dall’amministratore delegato dell’azienda. L’episodio suscitò particolare allarme sociale non solo per la vastità dell’ incendio ma anche per il verificarsi di analoghi episodi riguardanti altri impianti di gestione dei rifiuti sul territorio campano (dove nel solo mese di luglio 2018 bruciarono ben tre impianti) e nazionale.