E’ morta la donna di 49 anni che era stata ricoverata in coma sabato, a seguito dello scontro tra un filobus dell’Atm e un mezzo della nettezza urbana dell’Amsa a Milano. L’Azienda, si legge in una nota, “è impegnata da subito a fornire tutto il supporto necessario alla famiglia colpita da questo grave lutto”. Dalla ricostruzione della dinamica dell’incidente, il mezzo dell’Atm sarebbe passato con il semaforo rosso.
A comunicare la notizia del decesso è stata la stessa Azienda dei trasporti milanesi che, “nell’apprendere che la passeggera gravemente coinvolta nell’incidente stradale di sabato è deceduta, esprime la sua profonda vicinanza ai familiari in questo momento di grande dolore”. I familiari della 49enne, di origini filippine, hanno dato il consenso alla donazione degli organi, come riferiscono fonti del Policlinico del capoluogo lombardo, dove era ricoverata. Complessivamente nell’incidente sono rimaste coinvolte 18 persone, 12 delle quali sono state trasportate in ospedale e sei medicate sul posto. La donna deceduta, che era la più grave dei feriti, era stata sbalzata dal filobus durante l’incidente. Soccorsa, le sue condizioni, anche domenica mattina, erano apparse gravissime e irreversibili.
Intanto, emerge che sarebbe stato il filobus dell’Atm a non rispettare il semaforo rosso e a causare lo scontro con il camion per la raccolta rifiuti dell’Amsa. “Dalla ricostruzione della dinamica emerge che il filobus non ha rispettato la precedenza semaforica”, scrive Atm che “ha già aperto un’indagine interna ed è pronta a prendere tutti gli opportuni provvedimenti”. Dalle immagini di una telecamera di sicurezza si vede il filobus bruciare il semaforo rosso a velocità sostenuta e venir colpito dal camion dei rifiuti, che proviene da destra e che investe in pieno il filobus più o meno all’altezza della metà del mezzo. A quel punto il bus viene sbalzato via dalla corsia e dopo aver travolto due semafori prosegue la sua corsa oltre l’occhio della telecamera.
Le indagini, quella interna dell’Azienda e quella degli investigatori, dovranno ora accertare il perché di questa tragica disattenzione da parte dell’autista, nei confronti del quale è scontata l’iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo e lesioni colpose. E proprio nell’ottica di capire il perché l’autista si sia distratto vanno gli accertamenti, già in corso, sul suo cellulare. “A nome di Milano esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e a tutta la comunità filippina”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha chiesto di avviare una verifica interna ad Atm. “Sono profondamente addolorato e sono conscio di dover fare sempre tutto il possibile per garantire ai miei concittadini quelle condizioni di vita dignitosa e sicura che meritano. E di sentirmi pienamente responsabile quando ciò non avviene”, ha aggiunto Sala che era stato al Policlinico per verificare le condizioni della donna e incontrare la famiglia e i datori di lavoro.