Omicidio Luca Sacchi: sequestrato cellulare di Anastasia. Caccia a “finanziatore”

di Redazione

Gli inquirenti che indagano sull’omicidio di Luca Sacchi hanno proceduto al sequestro del cellulare di Anastasia. Intenzione di chi indaga è analizzare i contatti che la ragazza ha avuto nelle ultime settimane, anche via chat, con l’obiettivo anche di risalire alla persona che ha fornito a lei e a Giovanni Princi, il cosiddetto “finanziatore”.

L’interrogatorio di Anastasiya si svolgerà mercoledì 4 dicembre davanti al gip Costantino De Robbio, che ha firmato l’obbligo di firma nei suoi confronti, indagandola per il tentativo di acquisto della sostanza stupefacente. Saranno sentiti martedì 3, invece, Giovanni Princi, 24enne pregiudicato amico d’infanzia di Luca Sacchi, e Marcello De Propris, il 22enne che avrebbe fornito l’arma del delitto a Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Princi, insieme ad Anastasiya, avrebbe portato avanti la trattativa con i pusher per l’acquisto dei 15 chili di droga. Ma secondo i pm della Procura di Roma potrebbe esserci un finanziatore dietro i 70 mila euro ritrovati nello zaino di Anastasiya (tutti in biglietti da 20 e 50 euro). È su questa eventuale terza persona che, a questo punto, si concentrano le indagini.

“Da dove venisse, poi, il denaro, se raccolto dai giovani”, si legge nella richiesta di misura cautelare dei pm, “o proveniente da un finanziatore che li aveva assoldati (come più probabile), non si può affermare con certezza”. Princi comunque “non è alla prima esperienza”. Per gli inquirenti “è inserito stabilmente in contesti criminali, in passato aveva concluso altri acquisti e preserva le sue relazioni criminali non offrendo alcun contributo alle indagini benché l’ucciso fosse un suo amico dai tempi del liceo”.

Un comportamento “ambiguo” che lo accomuna alla stessa Anastasiya, la quale, a detta degli investigatori, non ha fornito, nelle ore successive al fatto alcun tipo di aiuto alle indagini per accertare la verità. Per i pm, lei e Princi “dimostrano, seppur con gradi diversi, di essere pienamente inseriti nel circuito della compravendita di stupefacenti”. Ma non solo: “È sorprendente”, aggiunge il giudice, “la sua chiusura ad ogni collaborazione con gli organi investigativi per assicurare alla giustizia gli autori del delitto del fidanzato”, ed è “chiara, predominante, la volontà di preservare le relazione criminali acquisite nel mondo della droga con il quale non intende recidere i legami”.

Intanto, i genitori di Luca Sacchi non si danno pace: “Vedendoti lì, stamattina mentre ti portavano via, io pensavo a Luca, a quanto ti amava, a quanto ti amavamo noi. E tu me lo hai fatto portare via! Tu devi venire da me, mi devi guardare negli occhi e dirmi quello che è successo. Perchè Luca stava con te? Luca non c’entra niente e tu lo sai”, ha detto la mamma del giovane a “La vita in diretta”, lanciando un appello alla fidanzata del figlio. E il padre del giovane ha aggiunto, parlando con Agi: “Non so se tra Anastasia e Princi ci fosse qualcosa, però potrebbe essere Sono sensazioni di un papà, di una mamma. Di persone che hanno perso un figlio. Io Anastasia non la conosco più”.

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