“Tassa” per poter spacciare: blitz antidroga nel Casertano

di Redazione

Tra i comuni casertani di Grazzanise, Santa Maria La Fossa, Capua, Marcianise, Cancello ed Arnone e San Tammaro, i carabinieri della stazione di Grazzanise hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura, nei confronti di 11 indagati (5 agli arresti domiciliari e 6 con obbligo di presentazione), ritenuti responsabili a vario titolo, anche in concorso tra loro, di illecita detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, detenzione e porto illegale di arma, furto aggravato nonché indebito utilizzo di carte di pagamento.

Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, diretta dalla Procura sammaritana e condotta dal reparto dell’Arma dei Carabinieri dal mese di gennaio al mese di ottobre 2017, svolta attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, audizione degli acquirenti della sostanza stupefacente, nonché servizi di riscontro, che ha consentito di identificare i responsabili di plurimi episodi di detenzione e cessione di cocaina e hashish consumati a Grazzanise.

Inoltre, è stato: accertato un episodio di tentata estorsione da parte di un indagato nei confronti di uno dei soggetti colpiti dal provvedimento cautelare, minacciato al fine di costringerlo al pagamento di 200 euro settimanali, “tassa” richiesta a fronte dell’“autorizzazione” alla vendita dell’hashish; riscontrato che una delle persone sottoposte ad indagine si è resa responsabile, in concorso con minore degli anni diciotto (nei cui confronti si è proceduto separatamente), del furto di una carta bancoposta, successivamente indebitamente utilizzata per effettuare prelievi in denaro (600 euro) ed acquisto di beni (per una spesa pari ad euro 1.800 circa); accertato che due degli indagati avevano detenuto e portato in luogo pubblico una pistola; risalire al dato qualitativo e quantitativo delle sostanze stupefacenti, atteso che le cessioni avevano ad oggetto involucri di hashish e cocaina per un importo, nel caso di quest’ultima sostanza, che variava dai 20 ai 40 euro.

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