“Davanti a noi abbiamo da fare una maratona di tre anni”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di fine anno. “Sono orgoglioso del mio governo e di quanto abbiamo fatto finora, percorrendo una corsa ad ostacoli, primo fra tutti la messa in sicurezza dei conti pubblici e il reperimento dei 23 miliardi per disinnescare l’Iva”. Sul governo: “Un mio ter? Per carità, avanti con questo governo”.
“Gennaio sarà l’occasione per fermarsi a riflettere e confrontarsi per cercare di rilanciare l’azione di governo. Già scegliere l’ordine temporale delle misure da adottare sarà una scelta politica, nell’interesse dei cittadini e del Paese, ha detto ancora il premier Conte durante la conferenza stampa di fine anno, sottolineando che “abbiamo già presenti alcune priorità” tra cui lo “snellire la macchina burocratica”. “Nessuno può illudervi che sia facile, occorre un orizzonte temporale ampio, è una delle riforme tecnicamente più difficili”.
Reddito cittadinanza: “Misura che rivendico” – “Il reddito di cittadinanza la ritengo una misura di cui sono orgoglioso, la rivendico e mi batterò con tutte le mie forze per conservarla”, ha affermato Conte. “Dobbiamo migliorarla in fase applicativa: è molto efficace per contrastare la ‘povertà assoluta’, in 8 mesi abbiamo -60% della povertà. Dobbiamo migliorare la prospettiva occupazionale”.
“Ridurre pressione fiscale” – “Abbiamo da rilanciare il sistema fiscale, semplificare e rimodulare e ridurre le aliquote, per abbassare la pressione fiscale”, ha aggiunto. “Qualsiasi premier ha preannunciato lo stesso obiettivo, io dico che se vogliamo evitare la bancarotta e una procedura di infrazione (europea, ndr) che ci farebbe molto male, dobbiamo lavorare in maniera molto seria”.
“Evasione fiscale è un furto” – L’evasione fiscale è “un furto” e va combattuta per abbassare le tasse ed evitare “la bancarotta”. “Se non vogliamo mandare il Paese in bancarotta, esporre il Paese a una procedura di infrazione che ci farebbe molto male – ha spiegato – dobbiamo lavorare in modo serio e credibile, l’unica strada sera e credibile che posso offrire è contrastare l’evasione fiscale”.
L’attacco a Salvini: “Interpreta il suo ruolo in modo insidioso” – Non è mancata la stoccata all’ex alleato di governo Matteo Salvini. “Ritengo che” la Lega, ha detto Conte, “sia una forza pienamente legittimata a partecipare al gioco democratico. Quello che mi ha meravigliato è il modo con cui Salvini interpreta la sua leadership, con slabbrature e strappi istituzionali. Questa modalità di interpretare il suo ruolo la ritengo insidiosa, la Lega in sé, no”.
“Riforma e digitalizzazione Pa costa poco ma grandi risultati” – “Se riusciremo a digitalizzare e innovare la Pubblica amministrazione offriremo ai cittadini e alle imprese migliori servizi”, “lo Stato non sarà per le imprese un limite e una costrizione” ed è “una riforma a piccolo impatto economico ma con grandi risultati”, ha detto il presidente del Consiglio.
“Solo due gradi giudizio per giustizia tributaria” – “Dovremmo lavorare per velocizzare i processi: questo sarà un pilastro del nostro disegno riformatore. Siamo molto ambiziosi, dobbiamo mettere mano alla giustizia tributaria. Il mio obiettivo è quello di ridurre un grado di giudizio, per la giustizia tributaria devono essere sufficienti solo due gradi”.
Infrastrutture: “Serve manutenzione più efficace” -“Bisogna lavorare per incrementare le infrastrutture, migliorare e manutenerle in modo efficace: quello che abbiamo osservato fino qua non ci piace. Serve una manutenzione più efficace, ordinaria e straordinaria”.
“Non sprecare occasione d’oro, polemiche non ci fanno bene” – “Vogliamo riscoprire il senso di comunità, noi come squadra vogliamo rivolgerci ai cittadini e rilanciare il concetto di politica, senza proclami e gesti eclatanti, senza abbandonarsi e lasciarsi distrarre da polemiche. Non dobbiamo sprecare un’occasione d’oro. Nessuna forza politica alimenta il consenso con le polemiche. Le polemiche non ci fanno bene”, ha precisato Conte.
“Separare scuola da università: due ministeri” – Per il “dopo” Fioramonti, il premier Giuseppe Conte ha annunciato: “Separeremo la scuola dall’Università, quindi ci saranno due ministeri”. Lucia Azzolina sarà ministro per la Scuola, Gaetano Manfredi andrà alla Ricerca.