Aversa (Caserta) – «Aversa è invasa dai rifiuti anche in pieno centro cittadino». A lanciare l’ennesimo allarme rifiuti nella città normanna, Pino Cannavale, esponente di Fratelli d’Italia, che continua: «Non è possibile che alle 12, piazza Municipio, la zona centrale di Aversa, sia invasa dai rifiuti. Se non riusciamo a tenere pulita la piazza nella quale c’è la casa comunale significa che dobbiamo solo andare a casa».
Insomma, l’emergenza rifiuti ad Aversa va avanti dallo scorso mese di giugno, giungendo anche alle dimissioni da parte dell’assessore delegato che, in verità, ha addotto motivi personali. Da allora è trascorso un mese senza che vi sia stato un sostituto. Sono in molti a credere che il nome giusto potrebbe essere quello della consigliera Elena Caterino del Pd, ma che non la si nomina perché dovrebbe lasciare il posto in Consiglio che sarebbe al primo dei non eletti, “non gradito” all’attuale maggioranza in casa Dem. Causa principale dell’attuale situazione è, comunque, il mancato passaggio di cantiere tra la Senesi (la ditta che gestisce il servizio con una proroga che va avanti da due anni e mezzo) e la Tekra (la società che si è aggiudicato l’appalto per i prossimi cinque anni per un costo di 35 milioni di euro). La prima, ovviamente, non ha più alcun interesse a nuovi investimenti, mentre la seconda non vuole 16 addetti che la Senesi ha assunto, nel 2014, senza rispettare gli elenchi dei Cub. A questo si aggiunge lo stato di agitazione degli addetti che si vedono conferire gli emolumenti in ritardo e temono per la corresponsione del trattamento di fine rapporto.
«La città – afferma dall’opposizione Alfonso Oliva – è invasa dai rifiuti, in alcuni casi anche speciali, ma la cosa che più mi addolora è vedere il cimitero cittadino invaso dai rifiuti: credo che il sindaco abbia l’obbligo morale di chiedere scusa ai cittadini Aversani anche per i loro defunti perché è indegna la condizione in cui li obbliga a stare». «Intanto, – continua Oliva – litigano per le poltrone, per chi deve entrare in giunta e non riescono a nominare un assessore da quasi un mese. La città è allo sfascio, è sporca e dal 15 ottobre non riescono a siglare il passaggio di cantiere. Si dimettano per evidente incapacità amministrativa».
«La Tekra – ha dichiarato, da parte sua, il sindaco Alfonso Golia – deve dirci se ha intenzione di subentrare nella gestione del servizio. Hanno vinto una gara capestro, uguale al capitolato precedente. Capisco i dubbi e le titubanze ma la città non può restare ostaggio di questa situazione. Sull’igiene urbana c’è tutta la superficialità di burocrazia e di chi ci ha preceduto». «Ovviamente, – conclude Golia – la città se la prende con il sindaco e con gli amministratori attuali, che, però, hanno poche armi per uscire da questo pantano legato ai lavoratori assunti da Senesi e non riconosciuti da anni dal comune. Dall’altro lato c’è la Senesi che non riesce a effettuare un servizio regolare. Negli ultimi giorni ci hanno comunicato la rottura dei compattatori e poi bisogna aggiungere la continua agitazione dei lavoratori. Contro questi disservizi gli uffici comunali continuano ad applicare le penali».