Gricignano (Caserta) – Parlare con Giuseppe Faiella, meglio noto come Peppino Di Capri, è un viaggio nell’Italia che è stata, nel fascino degli anni ’60, nella personalità di un’icona indiscussa che ha rappresentato il Belpaese nel mondo, sempre e comunque con il cuore alla sua Capri.
A 80 anni, Peppino Di Capri è una persona pacata, disponibile, un vero gentleman d’altri tempi che non si prende mai troppo sul serio. “Champagne” e “Malatia” sono i brani che l’hanno reso un’icona della musica leggera italiana, di quella musica invidiata da artisti delle più svariate nazioni. Quindici sono le partecipazioni al Festival di Sanremo; due le vittorie ottenute grazie a “Un grande amore e niente più”, nel 1973, e “Non lo faccio più”, nel 1976.
Davanti alle telecamere di Pupia.tv, a margine dell’esibizione tenutasi all’istituto “Filippo Santagata” di Gricignano, ospite d’onore dell’evento “Natale in Blues”, Di Capri ha parlato dei suoi esordi, di Sanremo, dell’Italia che è cambiata, dell’amico Lucio Dalla e di spettacoli indimenticabili. IN ALTO IL VIDEO