Aversa (Caserta) – E’ tornata a casa Giovanna S., la quasi 19enne colpita all’addome da un proiettile vagante durante la notte di Capodanno, mentre era affacciata al balcone della sua abitazione situata nel rione popolare di Aversa, in piazza Giovanni XXIII, al confine con Teverola. Dopo due giorni di ricovero, un’operazione chirurgica e un po’ di convalescenza, la ragazza è stata dimessa dall’ospedale “Moscati” della città normanna.
Intanto, proseguono le indagini dei poliziotti del commissariato normanno, coordinati dal primo dirigente Vincenzo Gallozzi, che hanno ascoltato i familiari presenti al momento dell’incidente ed effettuato una serie di rilievi, soprattutto balistici, anche con l’ausilio del raggruppamento regionale della Polizia scientifica che ha risolto casi simili. I risultati di queste investigazioni serrate fanno ben sperare per quanto riguarda l’individuazione di colui che ha esploso i colpi di pistola, quasi certamente da un balcone di un palazzo di fronte a quello della vittima e da un piano più alto, tenuto conto del foro di entrata del proiettile. Nelle mani del magistrato competente della Procura del tribunale aversano di Napoli Nord ci sono già pagine e pagine di un rapporto che potrebbe portare a qualche inaspettata e repentina novità sull’episodio che, a causa della sua gravità, ha avuto una vasta rilevanza mediatica facendo rimbalzare Aversa, ancora con una vicenda negativa e poco invidiabile, nei titoli di testa dei telegiornali nazionali.
Quell’Aversa che, in questo Capodanno, è stata scenario da “far west”. Colpi di pistola esplosi a macchia di leopardo in varie zone della città e spesso documentati sul web dagli stessi autori o dai loro amici, quasi a vantarsi di un’abitudine che mette a repentaglio l’incolumità delle persone. I proiettili non sono stati solo quelli esplosi vicino all’abitazione di Giovanna: ben cinque ogive di proiettili, forse di due diversi calibri. Nelle strade adiacenti, gli stessi poliziotti che hanno effettuato sopralluoghi per un’intera giornata, hanno trovato altri bossoli. Ma si è sparato praticamente ovunque con tanto di testimonianza digitale. Sono, infatti, diversi i filmati presenti sul web. In particolare, in uno di essi si vedono tre ragazzi, quasi certamente minorenni, che, nella centralissima via Roma, passeggiano con in mano le buste dello shopping. Ad un tratto, uno di loro estrae una pistola (guarda il video), la cede ad un amico che si porta davanti all’ingresso di un cortile ed esplode quattro, cinque colpi a ripetizione. Si scoprirà, poi, che la pistola è a salve, una semplice “scacciacani” priva, però, del prescritto tappo rosso. Colpi di pistola esplosi anche in due parchi residenziali ubicati al confine con Lusciano e con Gricignano.
«Siamo di fronte ad un fenomeno preoccupante. – ha dichiarato il dirigente del commissariato aversano Vincenzo Gallozzi – Troppe armi in giro, nonostante gli sforzi di amministratori e forze di polizia. Diamo atto al sindaco Golia di aver riattivato ben 51 telecamere di videosorveglianza su 58 e crediamo, grazie ad esse, di giungere ad identificare almeno gli autori dei colpi esplosi in via Roma. Questo ci insegna che dobbiamo continuare nel controllo del territorio per far scomparire queste cattive abitudini come già avvenuto con le vetture prive di assicurazione o di revisione o con altri episodi di malcostume e di sicurezza».