Aversa, “furto da film” alla Unicredit: presa la banda

di Redazione

Aversa (Caserta) – Svolta nelle indagini sul clamoroso furto compiuto all’alba dello scorso 22 novembre ai danni della filiale della banca Unicredit di Aversa, nella centralissima piazza Vittorio Emanuele, dalla quale ignoti portarono via un’intera parete con circa novanta cassette di sicurezza e una cassaforte, dopo aver bloccato le vie d’accesso per le forze dell’ordine con tir, camion e autovetture (leggi qui).

I poliziotti della Squadra mobile di Caserta e del commissariato aversano, coordinati dalla Procura di Napoli nord, diretta da Francesco Greco, hanno sottoposto a fermo gli autori del furto, in attesa di convalida da parte del giudice per le indagini preliminari. Al momento non trapelano ulteriori informazioni ma, da quanto si apprende, agli indagati potrebbero essere contestati altri tre colpi simili messi a segno nei mesi scorsi ad Afragola e nella zona a nord della provincia di Napoli.

Il colpo – Una città prigioniera di una banda di malviventi. Tir, camion e un’autovettura utilizzati per fermare la città. Tutte le strade di accesso bloccate, ad eccezione della Variante, ad est. Automezzi messi di traverso poco dopo le cinque, praticamente quando era già giorno, senza che nessuno si accorgesse di quanto stava avvenendo. Aversa quella mattina era come un set cinematografico alla “Milano violenta”, solo che mancavano i buoni. Al danno, poi, si è aggiungeva la beffa. Quei camion restavano lì per ore bloccando il già caotico traffico mattutino. E proprio grazie al caos che si era venuto a creare che Aversa e gli aversani venivano a conoscenza di quanto accaduto. La banda, composta almeno da una decina di persone, isolata l’area, con l’ausilio di un camion dotato di braccio meccanico sfondava la vetrata della banca che dà sulla traversa che fa angolo con la piazza, portando via un blocco novanta cassette di sicurezza contenenti gioielli e ricordi preziosi soprattutto per il valore affettivo che nutrivano i proprietari. Qualcuno aveva notato, nonostante l’orario mattutino e il maltempo, la presenza dei mezzi utilizzati dai ladri ma riteneva fossero i mezzi della ditta che doveva iniziare i lavori di ristrutturazione del palazzo.

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