Aversa, nel centro storico diversi gli immobili a rischio crollo

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Il crollo dell’ex convento di San Girolamo, in piazza Marconi, apre una serie di inquietanti interrogativi sulla tenuta (forse sarebbe il caso di parlare di recupero) del centro storico normanno. Sono tantissime le case a rischio. Sino ad ora crolli, più o meno gravi, si sono registrati nella zona del Lemitone, l’antico quartiere spagnolo, dove sono due le strade chiuse, via Bersaglieri e via Raffaele Musto. La causa sembrerebbe essere, in entrambi i casi, costituita da infiltrazioni d’acqua. Stessa situazione in via Lombardi, una traversa di piazza Federico Santulli, più nota come piazza San Nicola. Questi gli immobili già noti come pericolanti con le aree messe, seppure relativamente, in sicurezza.

Attenzione particolare meriterebbe l’antica e artistica chiesa di Sant’Antonio, la prima in Italia, a quanto pare, dedicata al santo di origini portoghese con il convento annesso. Ubicati nel centro storico, alla confluenza tra piazzetta Lucarelli e via Seggio, entrambi sono chiusi, oramai, da oltre un anno, con trasferimento di frati che occupavano il convento in altra sede e la chiesa vietata al culto. Il primo proprietà dei Frati Minori Conventuali di Napoli, la seconda del Fec, il fondo per gli edifici di culto gestito dal Ministero degli Interni e per esso dalla Prefettura. Nonostante le continue pressioni dei fedeli, la chiesa, un bellissimo esempio di barocco settecentesco su precedente struttura gotica, continua ad essere chiusa, ma, soprattutto, continua ad esserci sotto una sorta di piscina che ne mina le fondamenta.

Quello che è avvenuto lunedì notte a piazza Marconi rischia di replicarsi in piazza del Carmine dove il monastero e l’annessa chiesa, chiusi da tempo, potrebbero crollare da un momento all’altro. Anche in questo caso spese inutili parole per illustrare progetti (tipo l’utilizzo a completamento dei locali del Tribunale di Napoli Nord, distante poche decine di metri) mai nemmeno tracciati. Insomma, il centro storico è il grande sconosciuto della politica che ha amministrato Aversa nell’ultimo quarto di secolo. Il destino ha voluto che nello stesso giorno del crollo di piazza Marconi passasse a miglior vita Francesco Golia, l’assessore che per primo (e ultimo) ha voluto la perimetrazione del centro storico e il suo piano di recupero. Parliamo del 1994. Da allora nessuno più ci ha dedicato se non parole. Il mancato varo del Puc ne è l’esempio probante.

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