Nelle prime ore della mattinata del 13 gennaio, tra Castel Volturno (Caserta), Parma e nelle case circondariali di Santa Maria Capua Vetere e Napoli-Secondigliano, i carabinieri della stazione di Grazzanise hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura coercitiva, emessa dal Tribunale sammaritano, nei confronti di 14 indagati (un italiano, un indiano e 12 africani) gravemente indiziati, a vario titolo, anche in concorso, di numerose condotte di detenzione e spaccio in concorso di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e metadone.
L’attività investigativa costituisce la prosecuzione di um’analoga indagine – diretta dalla Procura sammaritana dal dicembre 2017 – partita il 5 novembre del 2018, in esecuzione ad un decreto di fermo, all’arresto di 11 persone, ritenute responsabili dei reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il successivo segmento investigavo, oggetto dell’odierna ordinanza di custodia cautelare, recepisce gli esiti delle investigazioni svolte nel periodo intercorrente tra l’emissione del suddetto decreto di fermo e la sua esecuzione, indagini preliminari esperite da quest’Ufficio di Procura e delegate ai carabinieri di Grazzanise. In particolare, e stato riscontrato un allarmante fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti all’esterno di un complesso immobiliare denominato “Palazzi Grimaldi” – ubicato nel Comune di Castel Volturno – la cui area estema a tuttora sottoposta a sequestro.
Le indagini sono state condotte attraverso la captazione di conversazioni telefoniche, i cui contenuti hanno trovato inoltre riscontro nelle dichiarazioni rese dagli acquirenti, nelle individuazioni di persona dagli stessi effettuate, nonché mediante sequestri di droga, operati a conclusione di mirati servizi di osservazione. Si giungeva pertanto ad accertare l’identità degli odierni indagati a carico dei quali e stato raccolto un grave quadro indiziario, univoco e concordante, in ordine alla realizzazione di molteplici episodi di detenzione e cessioni di sostanze stupefacenti (complessivamente individuati in 206 casi) ad acquirenti provenienti dalla provincia di Caserta e dal Basso Lazio.