Ogni mese incassavano oltre mille euro grazie al reddito di cittadinanza, ma non avrebbero avuto diritto al sussidio perché i mariti sono titolari di attività commerciali (in nero e poi regolarizzate). Due donne di Bagheria, nel Palermitano, sono state denunciate dalla Guardia di finanza. Allo stesso tempo è stato disposto l’immediato blocco delle carte prepagate ed è stato avviato l’iter sia per la revoca del beneficio sia per il recupero da parte dell’Inps delle somme indebitamente percepite.
“Le indagini – spiegano le Fiamme gialle – sono partite dalla scoperta di due attività commerciali, riconducibili ad altrettanti soggetti, completamente abusive, (anche se successivamente regolarizzate mediante l’apertura di partita iva). A seguito di controlli più approfonditi, è stato accertato che le mogli dei titolari delle attività in nero individuate beneficiavano, l’una da giugno e l’altra da aprile 2019, rispettivamente, di 1.140 e 1.050 euro al mese, somme non spettanti in quanto all’atto della presentazione dell’istanza avevano entrambe omesso di dichiarare le attività commerciali dei relativi coniugi”.