Coronavirus, il bus della coppia cinese infettata è stato a Sorrento

di Redazione

Si indagano i movimenti della coppia di turisti cinesi, marito e moglie di 67 e 66 anni, ricoverata ieri allo Spallanzani di Roma. E’ stato appurato che aveva fatto una tappa a Parma prima di arrivare circa una settimana fa nella Capitale. I coniugi hanno visitato anche la Costiera Amalfitana, in Campania. A bordo di un bus con altri 16 turisti, poi sottoposti a sorveglianza sanitaria perché entrati in contatto con la coppia, erano stati a Sorrento. I 18 dovevano poi alloggiare a Cassino, nel Frusinate, ma, alla luce dell’esito dei test sulla coppia, il bus è stato recuperato dalle forze dell’ordine al casello autostradale di Cassino, anche alla presenza dei sanitari dell’Asl, e scortato fino a Roma.

La task force del ministero della Salute sta cercando di definire meglio l’itinerario dei due, anche per adottare eventuali precauzioni. Intanto, a Parma si è tenuta una riunione con l’Azienda ospedaliera. Da parte sua, il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, ha detto che “sono stati avviati da diverse ore tutti i contatti istituzionali per accertare se effettivamente la coppia di turisti cinesi sia passata per Sorrento o vi abbia pernottato”.

Costanzo Iaccarino, responsabile della Federalberghi, dubita che si siano fermati in qualche hotel, anche perché la maggioranza degli alberghi è chiusa per i rituali lavori di inizio anno. “Appena ci diranno qual è l’agenzia che ha curato i loro spostamenti – dice Iaccarino – sapremo al limite se si sono fermati in qualche ristorante o meno. Il loro, in genere, è un tipo di turismo mordi e fuggi. Ma, appena le autorità ci daranno particolari sapremo anche come adottare le dovute precauzioni”.

I due turisti, originari dello Hubei, la provincia cinese focolaio dell’epidemia di coronavirus, erano atterrati a Milano Malpensa il 23 gennaio scorso e fatto alcune tappe intermedie prima di arrivare all’hotel di Roma. La coppia, al momento, è isolata nell’ospedale di eccellenza per le malattie infettive. “Ci aspettavamo questi casi, eravamo preparati. Li abbiamo identificati precocemente e isolati. I pazienti sono in buone condizioni, sono giovani, con un quadro da normale influenza” ha detto il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito.

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