Venti apparecchi con relativi nulla osta di messa in esercizio falsi, 65 apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro manomessi, 236 schede da gioco e 61 nulla osta di messa in esercizio sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Salerno nell’ambito dell’operazione “Joker”, che ha coinvolto sei persone, accusate di una truffa perpetrata ai danni dello Stato mediante la gestione di slot machine modificate e prive di collegamento alla rete telematica, con l’obiettivo di evadere le imposte previste sui giochi da intrattenimento, oltre che ingannare i giocatori.
L’operazione “Joker”, spiega Agipronews, è scaturita da un’indagine nel corso della quale, i militari della Compagnia di Cava de’ Tirreni hanno scoperto che, all’interno di un bar, erano installati apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro, non collegati alla rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il mancato collegamento alla rete, di fatto, precludeva il calcolo del prelievo erariale e i controlli sulla corretta gestione delle vincite da elargire ai giocatori ai quali, ignari, non venivano garantite nelle percentuali previste. Nel corso dei controlli, la titolare dell’esercizio commerciale, allarmata dalla presenza dei Finanzieri, tramite un apposito telecomando spense immediatamente le slot machine illegalmente detenute nel retro bottega, che erano anche dotate di nulla osta di messa in esercizio falsi.
Le successive indagini, svolte anche attraverso intercettazioni, prosegue Agièpronews, hanno consentito di individuare due garage nel comune di Nocera Inferiore, adibiti a laboratorio, dove quotidianamente i responsabili manomettevano le schede informatiche di slot machine dismesse per alterarne il funzionamento. I Finanzieri, successivamente, hanno scoperto che le macchine venivano installate presso diversi esercizi commerciali, nelle province di Napoli e Salerno, con la compiacenza dei gestori, che garantivano la propria disponibilità dietro compenso attinto dalle somme accumulate dalle macchine in accordo con i fornitori.
All’esito delle operazioni, sono stati sequestrati 20 apparecchi con relativi nulla osta di messa in esercizio falsi, 65 apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro manomessi, 236 schede da gioco e 61 nulla osta di messa in esercizio, ed è stato accertato un mancato versamento del preu per oltre 4 milioni di euro, calcolato dai Monopoli che hanno applicato le aliquote previste per legge (fissate dagli interventi normativi in materia di stabilità economica e ricomprese tra il 19 ed il 21%) su un imponibile forfettario giornaliero di 3 mila euro, per 365 giorni di presunto esercizio di ogni congegno rinvenuto. IN ALTO IL VIDEO