Teverola (Caserta) – “Il fatto non sussiste”. Dario Di Matteo, ex sindaco di Teverola, oggi consigliere di opposizione, è stato assolto dall’accusa di induzione alla corruzione nell’ambito del processo, celebrato al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nato a seguito dell’inchiesta che il 15 febbraio 2017 portò all’arresto dell’allora primo cittadino che in quel periodo era in carica da circa due anni.
Secondo l’accusa Di Matteo aveva ricevuto soldi e assunzioni in cambio della concessione di affidamenti e proroghe del servizio di igiene urbana alla ditta “Dhi” dall’estate del 2015 al marzo 2016. Difeso dall’avvocato Carlo De Stavola, l’ex sindaco ha dimostrato la sua totale estraneità ai fatti contestati.
“Vorrei dire tante cose, ma trovare le parole non è facile. Fino alla fine ho avuto fiducia nella giustizia e mai smetterò di averne. Sapevo di aver agito sempre nel rispetto della legalità e del mio ruolo istituzionale, ma l’attesa per dimostrare nelle giuste sedi la mia innocenza è stata lunga”, ha commentato Di Matteo, sottolineando: “Ho vissuto l’inferno sulla mia pelle. In questo giorno per me indimenticabile, in cui la verità è stata ripristinata, voglio ringraziare di cuore chi, nonostante il fango e le menzogne, ha continuato a credere in me senza riserve, sostenendomi e supportandomi sempre. Un grazie speciale va a lui, a Carlo De Stavola, che prima di essere un grande avvocato, è stato un grande uomo. Non mi ha mai lasciato solo. Un bacio alla mia piccola: non l’ho vista nascere, ma mi ha aspettato poco fa, al ritorno dal Tribunale, sulle scale di casa. Un cuore ferito che oggi, finalmente, scoppia di gioia”.