Aversa (Caserta) – Una Cittadella della Salute all’interno del complesso dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena di Aversa, con una spesa di 170mila euro. Questa la notizia positiva che giunge dall’approvazione del collegato fiscale alla Legge di Bilancio per il 2020. Si è iniziato ai primi di dicembre con l’istituzione di un fondo pluriennale per il recupero energetico per continuare alla vigilia delle festività natalizie con la previsione della realizzazione di una Cittadella della Salute.
Protagonista in positivo il parlamentare aversano Nicola Grimaldi, del Movimento 5 Stelle, che in proposito ha dichiarato: «Grazie ad un mio emendamento al Decreto Fiscale, con la preziosa collaborazione della relatrice presidente Carla Ruocco, siamo riusciti ad istituire un fondo da 2 milioni di euro all’anno fino al 2029 per la riqualificazione energetica e la ristrutturazione delle ex strutture manicomiali dismesse nel 1999. Questo un primo passo che ha come obiettivo quello di recuperare strutture abbandonate e, di concerto con il Ministero della Salute e con il Mibact, stabilire i criteri e le modalità di assegnazione di queste risorse».
Ed infatti, tra le ristrutturazioni e le riqualificazioni energetiche delle strutture degli ex ospedali psichiatrici dismesse per effetto della legge Basaglia tra troviamo in particolare il primo manicomio d’Italia, la Real Casa dei Matti di Aversa, fondata da Gioacchino Murat nel 1813: all’epoca una vera e propria eccellenza nella cura delle malattie mentali e un esempio nell’ambito della psichiatria europea di terapie alternative alla costrizione e alla reclusione dei malati.
«Considerato il recupero e la nuova destinazione della struttura che – si legge nel documento approvato – si estende per 170mila metri quadrati che diventerà la cittadella della salute è un progetto di grande rilievo con un costo elevato (circa 147 milioni di euro per una parte della struttura ex psichiatrica. Il citato fondo, istituito nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze con uno stanziamento di 2 milioni di euro per ciascun anno dal 2020 al 2029, impegna il governo a valutare l’opportunità di adottare ulteriori iniziative normative volte a integrare la dotazione del fondo con congrue risorse per la realizzazione di questo intervento in considerazione del grande rilievo socio-sanitario del progetto e del valore storico artistico del complesso». Insomma, un impegno formale a livello nazionale contro l’oblio che da esattamente venti anni ha investito buona parte del complesso della Maddalena, passato da eccellenza di settore ad un immobile immenso praticamente non sfruttato, se non in minima parte rispetto alla sua grandezza.