Aversa, l’assessore Melillo “sfiduciata” in commissione: bufera sulla maggioranza

di Redazione

Un documento di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Cultura e allo Sport, Luisa Melillo. E’ quello presentato in commissione dai consiglieri comunali di opposizione Alfonso Oliva e Luigi Dello Vicario, secondo i quali l’esponente della giunta guidata dal sindaco Alfonso Golia non avrebbe mai condiviso i suoi progetti nell’ambito dell’organo consiliare.

Gli altri componenti della commissione, Paolo Santulli e Maurizio Danzi, esponenti della maggioranza, si sono astenuti. E proprio da questi ultimi il gruppo consiliare de “La Politica che Serve”, oltre ad esprimere solidarietà all’assessore Melillo (“che, con il suo bagaglio professionale, in questi mesi ha lavorato per dare al nostro ente politiche culturali di alto profilo”), pretende “chiarezza” poiché, accusano, “hanno permesso, prestando il fianco all’opposizione, la discussione e l’approvazione di un atto che è fuori da qualsiasi norma statutaria ma che non può essere sottovalutato nella sua valenza politica”.

Sul caso interviene anche il consigliere di opposizione del centrodestra Gianluca Golia: “La ‘sfiducia’ dell’assessore Melillo, chiesta dai consiglieri di minoranza Dello Vicario e Oliva, avallata dall’astensione dello stesso presidente Santulli e dal consigliere Danzi, entrambi di maggioranza, rappresenta un dato politico di peso. L’onestà intellettuale che gli uomini di maggioranza hanno applicato alla richiesta dei miei colleghi di minoranza è la dimostrazione lampante che l’operato dell’assessore Melillo in questi mesi ha lasciato perplessi anche i suoi”.

“A questa azione politica poco incisiva o, quantomeno, molto poco condivisa con la commissione di cui Santulli ne è il presidente – continua Gianluca Golia – incide non poco la lunga assenza che si registra dagli uffici comunali della stessa dottoressa Melillo. Assenza legata sicuramente a questioni di tipo personale, nelle quali evito di pronunciarmi ma, mi si perdoni, che non dovrebbe consentirsi un assessore che ha assunto un impegno con la città, percependo comunque l’indennità”.

Per Gianluca Golia, quindi, “il dato politico è lampante” poiché “c’è, a ragion veduta, un malcontento da parte di chi ci ha ‘messo la faccia’ nell’ultima campagna elettorale rispetto a figure ‘illuminate’ scelte secondo criteri che poco hanno a che fare con il pragmatismo e la risoluzione dei problemi della città. Insomma, sarebbe opportuno che la maggioranza, invece di fare quadrato attorno al suo assessore indifendibile, faccia ammenda e, con l’onestà intellettuale dimostrata da qualcuno dei suoi, cambi registro o molli per limitare i danni”.

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