Aversa (Caserta) – “Ho letto le critiche e l’ironia squallida e volgare sulla mia assenza e sulla mia persona, oltre, ovviamente, alla ‘sfiducia’ come assessore. Mi sembra superfluo sottolineare che avevo informato il sindaco che sarei stata assente per 40 giorni sin dal momento del mio insediamento”. Così Luisa Melillo risponde a chi la accusa di “lassismo” rispetto alla carica di assessore alla Cultura e allo Sport del Comune di Aversa, tanto che l’opposizione, attraverso i consiglieri Alfonso Oliva e Luigi Dello Vicario, l’altro giorno, in sede di Commissione Cultura e Sport, ha presentato un documento di sfiducia nei suoi confronti. A rincarare la dose ci aveva pensato l’altro esponente dell’opposizione, Gianluca Golia, secondo cui la lunga assenza dagli uffici comunali della Melillo, “non dovrebbe consentirsi ad un assessore che ha assunto un impegno con la città, percependo comunque l’indennità”.
Melillo, infatti, è stata impegnata per oltre un mese in Kenya, da cui è appena rientrata. Un viaggio con il marito, il giornalista Vito Faenza, che avevano programmato da più di un anno per raggiungere il loro figlio Luca ma anche per sostenere l’iniziativa che lo stesso e i suoi colleghi, parallelamente al loro lavoro, hanno avviato per contribuire alla scolarizzazione dei bambini dello stato africano. “Siamo stati – racconta Melillo – nei poveri villaggi dell’entroterra; abbiamo visitato scuole rurali con le pareti di argilla e pezzi di legno, senza pavimenti, senza luce e con scarsa aria; abbiamo toccato con mano la povertà dei maestri e degli scolari ma anche la loro grande dignità e la volontà di studiare nonostante le difficoltà. Dall’Africa siamo tornati ancora più consapevoli che il rispetto per gli altri, il calore umano, la solidarietà, l’ascolto degli altri e la pazienza sono fondamentali per la nostra vita e che è più importante essere che apparire e ostentare”.
“Non una lunga ‘vacanza’, come qualcuno ironicamente ha sostenuto, ma una esperienza di vita per noi molto importante”, ha scritto via social l’assessore, che sottolinea: “Durante l’assenza mi sono costantemente tenuta in contatto con il sindaco, con i colleghi della giunta, con i consiglieri che mi hanno contattato e con la dirigente dell’Ufficio Cultura e Sport. Con quest’ultima e con i due funzionari dell’Ufficio abbiamo insieme continuato ad operare”.
Per quanto riguarda il suo “stipendio” da assessore, Melillo chiarisce: “L’indennità di sindaco, di assessore e di consigliere non può essere rifiutata, e mi meraviglio che i politici esperti e ‘navigati’ che con varie modalità mi attaccano, l’abbiano ignorato. Vorrei ricordare che, fin dall’inizio del mio mandato, avevo affermato che avrei utilizzato la mia indennità per attività e iniziative in favore della comunità. I miei genitori hanno insegnato ai miei fratelli e a me che il bene si fa in silenzio. Ed è quello che faccio. Non vivo di politica né ho mai pensato di arricchirmi o trarre profitto o beneficio attraverso di essa. Ho grande rispetto per la politica. Non nutro alcun rispetto per i politicanti che hanno avuto ed hanno riguardo solo per il proprio interesse personale”.