Aversa (Caserta) – Hanno trascorso la notte tra martedì e mercoledì sui banchi dell’aula consiliare, con giacigli improvvisati, con l’intento di non andare via, questa volta (la terza dal 10 ottobre scorso, data di chiusura della struttura di viale Europa). Nella tarda mattinata di ieri, poi, la svolta con l’abbandono della casa comunale da parte degli operatori del mercato ortofrutticolo, grazie a Benedetto Zoccola, assessore ai Lavori pubblici della guidata dal sindaco Alfonso Golia.
«Ho portato una delegazione degli occupanti l’aula consiliare presso l’ufficio del dirigente dell’Ufficio Tecnico», ha dichiarato l’esponente dell’esecutivo normanno, per poi continuare: «Abbiamo telefonato, a viva voce, al titolare della ditta che si è aggiudicata i lavori di sistemazione della struttura con un ribasso del 38% e abbiamo chiesto notizie sulle giustificazioni che sono state richieste a fronte di un ribasso così sostanzioso. Ci hanno assicurato che il giustificativo dell’offerta economica arriverà in Comune a inizio della prossima settimana». «Gli operatori del mercato ortofrutticolo – ha concluso l’assessore – hanno capito che certi ritardi e certe situazioni non dipendono dall’amministrazione comunale ma dalle circostanze e, quindi, hanno desistito dal continuare nella protesta».
Insomma, a breve potrebbe esserci la tanta agognata svolta dell’inizio dei lavori che sono stati indicati a seguito dell’ispezione dei carabinieri del Noe e del Nas e degli ispettori dell’Asl quel fatidico e lontano 10 ottobre scorso, oramai oltre tre mesi nel corso dei quali le cinquecento famiglie (tra addetti diretti e indotto) che sbarcano il lunario grazie alla struttura mercantile di viale Europa non hanno portato a casa un centesimo. «Si continua fare promesse. Si punta sulla bontà e disponibilità degli operatori. Speriamo di non vederci, poi, pervenire le richieste di pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico per una parte di noi e di concessione per i commissionari per la restante parte per il periodo in cui il mercato ortofrutticolo è stato chiuso. Per non parlare di eventuali cause per risarcimento danni per mancato guadagno in questo periodo», affermano da parte loro gli operatori fermi da ottobre.