Carinaro, incarico a Buonanno: opposizione insorge. Lui: “I 4 gatti del Pd ancora parlano”

di Redazione

Carinaro (Caserta) – «“Carinaro ai giovani”; “Carinaro per i giovani”; “è finito il clientelismo”; “viva la trasparenza”. Questo gridava la lista “Carinaro Rinasce” dai palchi durante la campagna elettorale. Come nella Prima Repubblica, i parlamentari trombati, cioè quelli che ricandidati non riuscivano ad essere eletti, venivano collocati nei consigli d’amministrazione delle aziende di stato, dai rispettivi partiti di appartenenza, che si spartivano i posti secondo la peggiore logica lottizzatrice, così è accaduto a Carinaro».

A sostenerlo il gruppo consiliare di opposizione “Carinaro nel Cuore” che critica la nomina a componente del Nucleo di Valutazione del dottor Vittorio Buonanno, candidato non eletto nella lista dell’attuale sindaco Nicola Affinito alle ultime amministrative. «Ma veniamo ai fatti, all’ultima sconcezza che questa amministrazione gioca contro i giovani laureati e disoccupati di questo paese. Difatti l’Amministrazione del “Rinnovamento” ha nominato come componente del nucleo di valutazione il dottor Vittorio Buonanno che percepirà un compenso di 4000 euro. Egli, ricordiamo, che è il primo candidato non eletto al Consiglio comunale, nelle elezioni amministrative della scorsa primavera, con la lista “Carinaro rinasce” di cui sono espressione il sindaco e la maggioranza consiliare. Tutti ricordiamo il notevole disappunto espresso dallo stesso all’indomani della non elezione via social, che con qualche nemmeno tanto velata minaccia, lanciava strali contro i suoi ex compagni di viaggio e sostenitori esterni. Oggi, comprendiamo bene che il suo successivo silenzio ci costa solo 4000 euro. Tutto qui!».

«Dopo Stefano Masi, nell’osservatorio della Sogin, che per il vero aveva provveduto, da solo, a crearsi il paracadute già prima delle elezioni – sottolinea l’opposizione – ora, la maggioranza ha provveduto a paracadutare Buonanno. Nulla di paragonabile alla scelta del nucleo nominato dall’amministrazione dell’Aprovitola, composta da giovani Carinaresi, laureati e disoccupati. Ma quella fu tutta un’altra storia. Per chiudere, ci tormenta un interrogativo: ma cosa racconteranno e come si giustificheranno questi giovani amministratori con i loro giovani, disoccupati e laureati elettori, che pure per mano loro è avvenuta questa nomina? Intanto, per Buonanno sarà finalmente un buon anno!».

A stretto giro arriva la replica di Buonanno: «I quattro gatti rimasti del Pd Carinarese hanno perso un’altra buona occasione per stare zitti e hanno fatto capire chiaramente la sostanza di cui sono composti. Mi riferisco in particolare alle dichiarazioni relative alla mia nomina a componente del Nucleo di Valutazione del Comune di Carinaro a seguito delle dimissioni di un suo componente. Il Nucleo di Valutazione è un organo di nomina diretta del sindaco composto da tre membri laureati in materie economiche o giuridiche particolarmente esperti in materia di valutazione del personale. Nomina, ripeto, effettuata dal sindaco in base ai curriculum presentati. Risultano presentate dieci domande (di cui una fuori termine). Di queste nove domande valide, una sola (quella del sottoscritto) di Carinaro, altre due di professionisti di comuni vicini e altre addirittura di fuori Regione. Possiamo immaginare, quindi, il disappunto di chi è abituato a nominare professionisti “giuglianesi”».

Buonanno poi precisa: «Senza voler minimamente peccare di presunzione, come si può evincere dal curriculum presentato, il sottoscritto è stato nominato sin dal 2000 prima presidente e poi componente del Nucleo di Valutazione del Comune di Teverola ed attualmente risulta iscritto all’Oiv (Organismo Indipendente di Valutazione) di cui fanno parte circa 2000 professionisti in tutta Italia, potendo quindi vantare una professionalità non comune». E per quanto riguarda la durata e il compenso professionale, Buonanno chiarisce ulteriormente: «L’incarico è valido fino ai primi giorni di ottobre 2020 per un compenso, al lordo di Iva e tasse, di 3.000 euro, per cui, al netto di Iva e tasse, diventa di 1.500 euro e non 4.000 annui. D’altronde, è ben nota la difficoltà di qualcuno con i numeri». «Contrariamente ad altri – conclude il professionista carinarese – la mia dignità non è mai stata in vendita e non lo è certamente per avere un incarico di qualche migliaia di euro. Non vivo per avere un incarico né tantomeno un incarico mi serve per vivere».

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