Al World Economic Forum di Davos si contrappongono la giovane attivista svedese Greta Thunberg e il presidente statunitense Donald Trump che accusa proprio gli ambientalisti di essere “profeti di sventura”. “Questo non è il tempo del pessimismo, ma dell’ottimismo, della speranza, della gioia e delle azioni”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca, mentre la Thunberg ha sottolineato che per l’ambiente “non è stato fatto nulla”.
Greta ha sottolineato che, a causa dei cambiamenti climatici, “le persone muoiono” e anche solo “una frazione di grado centigrado di riscaldamento è importante”. E ha accusato i giornali: “Non credo di aver mai visto un solo media comunicarlo, so che non volete dirlo”. Lei però, ha sottolineato, continuerà “a ripeterlo finché voi non lo scriverete”.
Donald Trump ha invece voluto precisare come gli Stati Uniti siano impegnati “a preservare la maestosità della creazione di Dio, la bellezza naturale del nostro mondo”. E ha annunciato che gli Usa “parteciperanno all’iniziativa ‘un miliardo di alberi’ lanciata qui al Wef”. E ancora, denigrando gli ambientalisti: “Per abbracciare le possibilità di domani dobbiamo rifiutare i perenni profeti di sventura e le loro predizioni”.