Arriva in Parlamento la storia di Giovanni Custodero, 27enne di Pezze di Greco (Brindisi), ex portiere di calcio a 5, affetto da sarcoma osseo che ha scelto di entrare in sedazione profonda dopo quattro anni di lotta con il sostegno della famiglia. A racconta è Mara Lapia, deputata del Movimento 5 Stelle, che chiede al governo maggiore impegno per la ricerca sul cancro.
“Giovanni ha 27 anni, – dice la deputata sarda Lapia – è un calciatore bravissimo e ha il sorriso generoso degli eroi che guardano la tempesta dall’alto. Tre anni fa il cielo sereno di Giovanni si è fatto di fango quando ha scoperto di avere un sarcoma osseo. Ed è cominciata la sua battaglia contro il cancro. Una battaglia feroce che Giovanni ha voluto condividere con gli altri, per non sentirsi solo ma, forse di più, per fare in modo che neppure gli altri, guerrieri come lui o soldati sopravvissuti, si sentissero da soli.
Negli ultimi tempi la malattia è diventata inaccettabile: il dolore e la sofferenza non gli hanno dato scampo e Giovanni ha deciso di sottoporsi a sedazione profonda: “la battaglia finale” è arrivata. Ce lo ha detto lui stesso, con queste parole, dai suoi profili social. Ce lo ha detto con la stessa dignità e bellezza con cui ci ha sempre raccontato la sua storia. Perché solo le persone di rara bellezza riescono a trasformare simili sciagure in lezioni di forza e vita a disposizione di tutti.
Ho voluto portare a Giovanni ed a tutti i suoi familiari il mio abbraccio e quello di tutto il Parlamento. Un Parlamento che può e deve fare di più: più fondi alla ricerca, più sostegno ai pazienti, più aiuti alle famiglie. Dobbiamo avere il coraggio di guardarci in faccia, oggi più che mai, e dirci se stiamo davvero dando il massimo. Per Giovanni e per tutti quelli che quotidianamente convivono e combattono contro questo terribile male. Giovanni ora riposa. Mi piace pensare che stia prendendo tempo e distanza da quella sofferenza, per ricaricarsi, prendere fiato e tornare al più presto da tutti noi. Perché lo aspettiamo. Forza Giovanni!”. IN ALTO IL VIDEO