Mondragone, Ambc: “Appello alle Parrocchie per Forum in difesa del creato”

di Redazione

Mondragone (Caserta) – Un Forum che chieda la partecipazione di tutti e obblighi ciascuno alle proprie responsabilità, che parta dal basso, dalle Parrocchie, ma che coinvolga le associazioni di categoria, le associazioni culturali, ricreative e sportive, le imprese, le organizzazioni non profit, le scuole di ogni ordine e grado, le forze dell’ordine, le banche, l’Amministrazione comunale, tutti coinvolti in un Forum per la sicurezza integrata e lo sviluppo, combattendo non solo la delinquenza, ma anche il disagio e le fragilità sociali che sono alla base di alcune devianze e promuovendo sviluppo e inclusione sociale.

Un Forum che coinvolga in una seconda fase la Prefettura, l’Amministrazione provinciale e la regione Campania. Lotta agli sprechi e in difesa del creato, più telecamere, condivisione di database, sgravi Imu e Tari per chi installa telecamere, tavoli per la sicurezza in tutti i quartieri, individuazione di “zone rosse”, come i “palazzi Cirio” o Pescopagano, su cui agire con priorità, controlli su affitti irregolari e/o abusivi, migliore illuminazione pubblica e decoro urbano, regolamentazione vendita alcolici e sale da gioco, istituzione di un tavolo comunale per il lavoro e contro la crisi economica, lotta a bullismo, alla droga e alle dipendenze, lotta alle truffe agli anziani, contrasto alla violenza sulle donne, inclusione sociale, contrasto al disagio minorile, sicurezza nei locali pubblici e prevenzione ludopatia, contrasto al lavoro irregolare e al caporalato, azioni di integrazione immigrati comunitari e non, lotta al commercio abusivo, controlli nei settori a rischio di infiltrazioni, piano per  “burocrazia zero”, accordi con le banche per microcredito per i giovani: questi potrebbero essere alcuni temi da discutere e poi da sottoscrivere affinché dal 2020 parta la rinascita di Mondragone e un’incisiva azione di contrasto alle povertà e marginalità, alle conflittualità e alle insicurezze e per il lavoro, l’ambiente e lo sviluppo.

Un Forum ove ciascuno faccia la propria parte e si senta partecipe della rinascita di un territorio e della sua comunità. E per ciascun tema programmare azioni, stabilire <chi fa cosa>, con quali risorse e con quali tempi e prevedere modalità di comunicazione e di valutazione. Un Forum che richiede un ufficio parrocchiale dedicato (con volontari) e una specifica delega di rappresentanza civica. Un Forum che si muove sulla scia delle proposte che l’Ambc lanciò nel 2017 in campagna elettorale, quando presentò i documenti per un <protocollo d’intesa> con le Parrocchie e l’associazionismo locale. Le Parrocchie e le opere parrocchiali sono luoghi ricreativi, ma anche di promozione culturale,  di formazione  tra culture diverse, sono ammortizzatori sociali, oltre ad essere le “sentinelle” più attente,  quelle che hanno chiara come nessun altro la situazione concreta dei quartieri di riferimento.

La sicurezza non è solo ordine pubblico, anche se in alcune zone questo è essenziale, ma è cultura, formazione, animazione, servizi di prossimità, lavoro e politiche di welfare. Attraverso le sedi dell’associazionismo locale, le palestre o i circoli, ma- soprattutto- attraverso le Parrocchie si possono cogliere gli aspetti di insicurezza e di difficoltà, soprattutto tra i giovani, e lavorare affinché si ricostruisca quella necessaria rete di aiuto e solidarietà, di partecipazione e amministrazione condivisa in grado di non lasciare indietro nessuno, di presidiare il territorio e di accompagnare chi fa fatica. <Spetta ai cittadini cattolici una funzione immediata nel partecipare in prima persona alla vita pubblica>. Lo scrive Enzo Bianchi, fondatore della Comunità monastica di Bose, sul numero di gennaio del mensile “Vita Pastorale”. Nelle sue parole una denuncia dell’incapacità dei cattolici di “stare nella polis, un’afonia dovuta a un’astenia della loro fede, ma anche a un allontanamento, ormai consumatosi, dall’impegno politico cristianamente ispirato”.

Soffermandosi sulle “modalità di partecipazione”, Enzo Bianchi argomenta la propria tesi, “quella di dare vita nelle nostre chiese locali, diocesane o regionali, a uno spazio al quale tutti i cattolici possano essere convocati e quindi partecipare”. “Non un’assemblea dei soliti scelti o eletti in base all’appartenenza ad associazioni o istituti pastorali – spiega -, ma un’assemblea realmente aperta a tutti, che sappia convocare uomini e donne muniti solo della vita di fede, della comunione ecclesiale, della consapevole collocazione nella compagnia degli uomini”. Quello indicato, a suo avviso, sarebbe “un confronto in cui si esaminano i problemi che si affacciano nella vita del Paese e si cerca di discernere insieme le ispirazioni provenienti dal primato del Vangelo”.

Secondo il fondatore della Comunità di Bose, “da questo ascolto e confronto reciproco possono emergere convergenze pre-politiche, pre-economiche, pre-giuridiche che confermano l’unità della fede ma lasciano la libertà della loro realizzazione plurale assieme ad altri soggetti politici nella società”. L’idea è quella di “un forum, uno spazio pubblico reale in cui pastori e popolo di Dio, in una vera sinodalità, ascoltino ciò che lo Spirito dice alle Chiese e facciano discernimento per trarre indicazioni e vie di testimonianza, di edificazione della polis e della convivenza buona nella giustizia e nella pace”. Un luogo in cui “si possono delineare le istanze evangeliche irrinunciabili, che poi i singoli cattolici con competenza e responsabilità tradurranno in impegni concreti”.

L’Ambc lancia un appello a tutti i Parroci e, in particolare, al loro decano Don Franco Alfieri, affinché, sulla scorta di ciò che sostiene il fondatore della Comunità di Bose, siano loro a farsi promotori di Forum parrocchiali (prima) e di un Forum comunale (poi) e dell’avvio di un percorso che possa portare la nostra Comunità ad un rinnovato impegno per l’Ambiente, la Sicurezza e lo Sviluppo, per la Rinascita di Mondragone e per cambiare la Politica.

inviato da Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune

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