Aversa, mercato ortofrutticolo: “Lavori pagati da commissionari, non dal Comune”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «Le attività che si svolgevano all’interno del mercato ortofrutticolo di viale Europa si stanno svolgendo, in buona parte, su terreni alla periferia di Aversa, Teverola, Trentola e così via, ma questa volta effettivamente senza un minimo di controllo da parte di polizia locale, carabinieri, Nas, Noe e Asl che si erano così dedicati alla vecchia struttura». A denunciare la vicenda un operatore del mercato ortofrutticolo che si dice pronto a provare quanto dichiarato e continua: «Lei mi chiede come mai a novanta giorni, a tre mesi dalla chiusura del mercato ortofrutticolo, avvenuta il 1 ottobre scorso, in pratica nessuno si lamenta visto che, in teoria, non dovremmo guadagnare più nemmeno un centesimo da allora. La verità è che siamo in pochi, pochissimi, quelli che stanno fermi, altri si sono attrezzati in maniera poco ortodossa affittando suoli ove capitava e continuano le proprie attività senza alcun problema, pagando una piccola somma ai proprietari dei terreni. Ecco perché nessuno protesta più e, di conseguenza, la riapertura del mercato si allontana sempre più con buona pace degli operatori onesti».

Sulla vicenda del mercato ortofrutticolo, lontana dall’essere risolta, interviene anche Mimmo Margherita, uno degli operatori più attenti ed informati su quanto sta avvenendo che intende fare chiarezza su un altro aspetto del problema. «In questi giorni – ha dichiarato Margherita – sta circolando una erronea notizia sui 500mila euro stanziati dall’amministrazione comunale per effettuare gli interventi che sono necessari alla riapertura così come prescritto dall’Asl. Questi lavori saranno pagati da noi operatori del mercato e non dal comune (e, quindi, dai cittadini) di Aversa. La maggioranza di questa amministrazione ha deliberato che debbano essere pagati dagli operatori in quattro tranche annuali di 125mila euro cadauna».

Sull’argomento si è espresso anche il leader dell’opposizione Gianluca Golia, di “Cambiamo!”, il movimento fondato dal governatore della Liguria, Giovanni Toti. «Corre fare una precisazione in merito alla cifra necessaria per effettuare i lavori di riqualificazione per il mercato ortofrutticolo. I 500mila euro deputati a quella voce – ha dichiarato il competitor del sindaco al ballottaggio dello scorso giugno – sono soldi che il Comune utilizzerà per i lavori grazie ad una anticipazione di cassa e che recupererà attraverso dei versamenti, pari al 25% della somma (quindi circa 125.129,067 euro), annui a carico dei commissionari. Questo per dire che, ancora una volta, i commissionari, già alle corde per gli oltre 80 giorni di chiusura, vengono erroneamente bistrattati da una amministrazione che si mostra molto poco vicina alle reali difficoltà dei suoi concittadini». «Non era possibile fare in altro modo e – ha dichiarato da parte sua il sindaco Alfonso Golia – non è possibile che si creino contrasti artificiosi anche su una circostanza così chiara. Siamo di fronte ad un servizio in concessione i cui costi devono essere per legge riversati su chi usufruisce del servizio, per cui non c’era una strada diversa da percorrere. Quella che abbiamo votato era una scelta obbligata».

Insomma, le polemiche intorno alla struttura di viale Europa continuano senza sosta, soprattutto sull’opportunità di utilizzare questi oramai famigerati cinquecentomila euro per rimettere in sesto il mercato ortofrutticolo attuale che tutti vorrebbero abbandonare piuttosto che destinarli ad una nuova struttura che l’amministrazione comunale attuale ha inserito all’interno del piano triennale delle opere pubbliche per il 2022, in considerazione dell’assoluta e conclamata inadeguatezza di quella attuale.

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