Aversa (Caserta) – Blitz degli agenti del locale commissariato della Polizia di Stato negli uffici comunali per sequestrare i cartellini di presenza degli addetti al cimitero, in particolare dei necrofori, degli ultimi venti anni.
I poliziotti, coordinati dal primo dirigente Vincenzo Gallozzi, hanno ricevuto la delega dai magistrati della Procura di Napoli Nord per fare luce su diversi episodi “strani” che si sono verificati negli ultimi mesi nel cimitero normanno, a partire dal rinvenimento, in un loculo di proprietà di Leonardo Di Guida, di una decina di resti umani sistemati lì da mani anonime. Ed era stato proprio Di Guida, con una dettagliata denuncia a dare la stura alle indagini.
Nel fascicolo sarebbero finite anche le denunce pubbliche del consigliere comunale dei 5Stelle Roberto Romano e dell’assessore Benedetto Zoccola (destinatario di una busta contenente un proiettile nello scorso mese di dicembre) con le quali si evidenziavano esumazioni abusive tenuto conto che negli ultimi anni erano state bloccate. A testimoniare queste attività illecite la presenza di bare usate trovate accatastate in un angolo appartato del camposanto aversano.
«Le indagini – fanno sapere dal commissariato aversano – vanno avanti da qualche tempo. In precedenza sono stati ascoltati i priori di alcune congreghe le cui cappelle sono interessate dal fenomeno delle estumulazioni illecite e gli attuali custodi».