Aversa (Caserta) – Prima uno di loro ha minacciato di darsi fuoco con una tanica di benzina, poi utilizzata per accendere un “falò” nell’area sotto sequestro. Non si placa l’ira degli operatori del mercato ortofrutticolo di viale Europa, chiuso dallo scorso 10 ottobre, a seguito di una ispezione effettuata dai carabinieri di Noe e Nas e dagli ispettori dell’Asl La protesta, con l’occupazione del mercato, è andata in scena nel pomeriggio di oggi, richiamando sul posto le forze dell’ordine.
I tempi della burocrazia hanno ridotto allo stremo operatori del mercato aversano e quanti occupati nell’indotto. Circa 500 famiglie sono praticamente senza entrata alcuna da allora. Dopo diverse manifestazioni di protesta che si sono tradotte nell’occupazione, anche notturna della sala consiliare e in tentennanti blocchi stradali, la vicenda sembra andare verso la conclusione, anche se i tempi non sembrano essere brevissimi. Si parla, infatti, di circa tre mesi per rimettere in sesto una struttura che non aveva ricevuto manutenzione alcuna da oltre un decennio. Basti pensare che i servizi igienici erano inutilizzabili da otto anni e che, proprio quella mattina di ottobre, l’attuale amministrazione aveva provveduto per l’installazione di bagni chimici. Prescrizioni di Asl e carabinieri alla mano, è stato stilato un computo metrico di circa 500mila euro che saranno anticipati dall’Ente con la restituzione in quattro anni.
“Sono trascorsi da tempo i 70 giorni per la riapertura della struttura e, ad oggi, ancora sono iniziati i lavori di sistemazione. Nel frattempo centinaia di famiglie non sanno come tirare avanti”, commenta il consigliere di opposizione Alfonso Oliva, intervenuto durante la protesta.