Aversa (Caserta) – Una premessa: stiamo evitando di diffondere notizie sui “casi sospetti” di coronavirus che ormai non si contano (e che fortunatamente si sono rivelati al momento tutti infondati, come confermato dall’Asl) negli ospedali del territorio casertano. Tuttavia, a fronte di voci allarmistiche che vengono fatte circolare sui social e via chat, a volte è necessario pubblicare informazioni come quelle a seguire, nonostante si attendano gli esiti delle analisi di laboratorio, per mitigare la psicosi ormai dilagante.
Ad Aversa, nella giornata del 24 febbraio, si era diffusa la voce di due donne giunte al Pronto Soccorso dell’ospedale “Moscati” con sintomi riconducibili al Covid-19, al punto che la direzione del nosocomio avrebbe sospeso l’attività dello stesso Pronto Soccorso e la circolazione delle due ambulanze che avevano trasportato le pazienti. Ci siamo messi in contatto con l’Asl Caserta che ha smentito tali notizie, chiarendo quando accaduto. Si tratta, innanzitutto, di una sola donna che, avendo febbre alta, si è recata in ospedale per farsi visitare. Alla paziente il personale sanitario ha rivolto alcune domande, rispettando le misure preventive impartite dal Ministero della Sanità, sui luoghi e le persone che aveva frequentato negli ultimi giorni. Lei ha quindi riferito di essere stata a contatto con il figlio rientrato di recente da Lecco, zona comunque non rientrante nel cosiddetto “focolaio” situato nei dintorni di Codogno, nel Lodigiano. Ma la donna sembra avesse sintomi di influenza già prima che il figlio rientrasse dalla Lombardia. Coincidenza ha voluto, tra l’altro, che il figlio fosse andato in ospedale per curare una frattura.
Ad ogni modo, il giovane risulta in ottime condizioni mentre la donna, a scopo precauzionale, è stata sottoposta a tampone, il cui esito, negativo, è giunto in tarda serata. E’ probabile si tratti di semplice polmonite ma, nel frattempo, la paziente era stata collocata nella sala di emergenza attigua al Pronto Soccorso, rimasto comunque resta attivo. Per quanto riguarda le due ambulanze, queste sono rimaste bloccate per un po’ di tempo poiché si era in attesa che si liberassero le barelle in dotazione sugli automezzi sulle quali erano adagiate in Pronto Soccorso delle persone coinvolte in un incidente stradale. I due casi, pertanto, non sono correlati.
Intanto, si sono rivelate infondate le voci di un rischio contagio a Carinaro. Anche in questo caso alcuni messaggio fatti circolare sui social, riguardanti un uomo rientrato dalla Lombardia, avevano creato il panico tra i cittadini (leggi qui).