Avezzano (L’Aquila) – Un imponente presidio di oltre 100 finanzieri, tutti dipendenti dal comando regionale Abruzzo, ha eseguito stamani dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari nei confronti di 10 indagati (di cui due percettori di Reddito di Cittadinanza) attivi tra Avezzano e la Marsica.
Si tratta di un’indagine, iniziata lo scorso mese di settembre, che ha permesso di individuare un ristretto ambito territoriale – la frazione di San Pelino di Avezzano – nel quale alcuni individui, in poco più di due mesi, hanno alimentato una “catena” dello spaccio, segnatamente di cocaina, creando un vero e proprio centro di smistamento di sostanza stupefacente.
L’attività, sin dalle prime fasi diretta dal sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato del tribunale di Avezzano, ha portato alla compiuta identificazione dei principali attori del “contesto” criminale che ha coinvolto una porzione di territorio prima sottratta e da oggi restituita alla legalità. Gli approfondimenti investigativi, eseguiti anche con l’ausilio di intercettazioni ambientali e sistemi di video-sorveglianza, hanno permesso di accertare oltre 3500 cessioni di stupefacente effettuate in questo drugstore a tutte le ore del giorno e della notte a vantaggio di consumatori locali ovvero provenienti dalle limitrofe provincie di Rieti e Chieti.
In aggiunta alle 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere e ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Anna Carla Mastelli, le Fiamme gialle abruzzesi stanno dando esecuzione ad ulteriori 12 provvedimenti di perquisizioni locali e al sequestro di 7 autovetture. IN ALTO IL VIDEO