Caserta – Esprimendo “profondo sdegno e condanna” l’Esercito italiano ha immediatamente sospeso dal servizio, e da ogni iter concorsuale a cui lo stesso aveva aderito, il caporal maggiore Michele Bruno, arrestato ieri per possesso di pistola clandestina e farmaci anabolizzanti (leggi qui).
“Laddove le accuse fossero confermate, si tratta di un comportamento indegno e inaccettabile, ancor più aggravato per uomini e donne che indossano l’uniforme e rappresentano lo Stato”, si legge in una nota inviata dalla Brigata Bersaglieri Garibaldi di Caserta che, “confermando totale condanna e pieno rigore nel perseguire i comportamenti che violano i principi e i valori su cui si fonda l’Istituzione e assicurando la massima collaborazione e trasparenza con gli organi inquirenti”, esprime “la totale intransigenza, tolleranza zero, nel contrastare tali inammissibili condotte”.