La Procura di Milano ha aperto un’indagine dopo l’assalto ai supermarket avvenuto in piena emergenza coronavirus. E’ stato infatti un’audio, che sta circolando via WhatsApp da sabato, a scatenare il panico tra i cittadini che sono corsi a comprare beni di prima necessità. L’inchiesta per diffusione di notizie false atte a turbare l’ordine pubblico è coordinata dai procuratori aggiunti Tiziana Siciliano e Eugenio Fusco.
Nel messaggio si sente una donna che dichiara di essere incinta e che sollecita le persone a “fare la scorta perché Milano finirà in quarantena”. Ad averle rivelato la notizia sarebbe stata “la moglie di uno della Regione”. In un momento così serio e delicato non abbiamo bisogno di idiozie o di comportamenti criminosi, la divulgazione di queste cose, che creano ondate di panico irresponsabili, è un reato ed è nostra ferma intenzione individuare i colpevoli e punirli in base alla legge, nessuna tolleranza per questi sciacalli”, ha affermato il magistrato Tiziana Siciliano.
Gli stessi pm indagano sulle “manovre speculative” nelle vendite a prezzi folli di mascherine, gel disinfettanti e altri prodotti sanitari in questi giorni di emergenza coronavirus. In questo ambito il nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf di Milano ha effettuato acquisizioni di documenti e dati nelle sedi di Amazon e eBay. Il fascicolo, che ipotizza speculazioni sui prezzi di “generi di prima necessità”, è a carico di ignoti.