Teverola (Caserta) – Per lui è il terzo arresto, ma stavolta finisce in carcere. Nella giornata di mercoledì 12 febbraio gli agenti del commissariato di Polizia di Stato di Aversa, guidati dal primo dirigente Vincenzo Gallozzi, conducevano nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 68enne Raffaele Conte, 68 anni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Napoli Nord.
L’uomo era stato arrestato la prima volta verso la fine del mese di novembre scorso, perché gravemente indiziato del delitto di stalking nei confronti della nipote, a causa dei comportamenti violenti e vessatori che avevano cagionato alla donna un grave stato di ansia e di paura, facendole addirittura cambiare le proprie abitudini di vita. Uno degli episodi violenti si verificò quando l’uomo aggredì la nipote, che era in compagnia della sorella, prima verbalmente e poi fisicamente con calci e pugni all’addome, cagionandole lesioni poi giudicate guaribili in quindici giorni.
Sottoposto poco dopo agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, il 9 febbraio scorso evadeva, rompendo il meccanismo che immediatamente segnalava l’allarme. Conte veniva rintracciato nei pressi di un bar a Teverola e tratto in arresto per il reato di evasione con sottoposizione nuovamente alla misura dei domiciliari. Considerato il comportamento posto in essere e la trasgressione al provvedimento, la terza sezione penale del Tribunale di Napoli Nord ha inasprito la misura sostituendola con la custodia cautela in carcere.