Aversa, Lsu e Liceo Fermi: Consiglio convocato tra i “mugugni” del sindaco Golia

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Stabilizzazione lsu e variazione destinazione d’uso di un immobile da destinare ad aule per il liceo Fermi provocano fibrillazioni in maggioranza. In particolare, il secondo argomento starebbe creando dissapori anche tra il primo cittadino Alfonso Golia e il presidente del Consiglio comunale Carmine Palmiero. Quest’ultimo, a seguito della richiesta ufficiale di convocazione di un Consiglio comunale sull’argomento, non poteva non farlo. Il Consiglio si riunirà il 12 febbraio, tra i mugugni del sindaco.

Per quanto riguarda gli Lsu, ben 60, lancia l’allarme il consigliere comunale M5S Roberto Romano: «Devo constatare, purtroppo, che questa amministrazione comunale non affronta con decisione neanche il problema dei Lavoratori Socialmente Utili». «Infatti, dopo aver ottenuto la proroga al 20 febbraio per stabilizzare gli Lsu, – continua Romano – si procede ancora oggi ad un palleggiamento di competenze, nonostante la commissione affari sociali si sia espresso a favore della stabilizzazione».

L’esponente pentastellato accusa: «Si continua a fare melina, si continua a perdere continuamente del tempo prezioso. Non viene convocata la giunta per manifestare il proprio interesse alla vicenda. Sta svanendo ancora una volta la possibilità di dare un futuro sereno a dei lavoratori che altro non chiedono se non un loro diritto: quello di poter avere un rapporto di lavoro con il proprio datore di lavoro che eviti precarietà e instabilità». Romano ricorda anche le presunte agevolazioni finanziarie della stabilizzazione: «Il tutto in barba ad una legge che finanzia il progetto, garantendo con una copertura finanziaria la somma prevista per la durata di quattro anni. Il rischio è che al 31 dicembre 2020 questi lavoratori non avranno più, senza la stabilizzazione, neanche più il riconoscimento al lavoro. Perché se ciò non avvenisse, non saranno neanche più Lsu, ma perderanno il posto di lavoro».

Perplessità in maggioranza per il capogruppo del Pd Paolo Santulli che chiede di accertare i costi reali dell’operazione e se il Comune è in grado di sostenerli, senza parlare di un piano che preveda le collocazioni dove sono effettivamente necessari. Sempre in maggioranza, interviene Marco Girone, presidente della Commissione Politiche Sociali, che manifesta «chiaramente la mia personale volontà di procedere alla stabilizzazione dei lavoratori incardinati presso il Comune di Aversa». «La Commissione – continua Girone – ha potuto operare nonostante l’assenza di due componenti, Mariano Scuotri ed Olga Diana, deliberando all’unanimità e esprimendo un chiaro nulla-osta all’avvio della procedura. È doveroso un ringraziamento al consigliere di opposizione Giovanni Innocenti, che, presenziando all’incontro ed esprimendo voto favorevole, e quindi consentendo che ci fosse il numero legale, hanno permesso l’adozione». Per l’esponente de La Politica che serve: «Un’Amministrazione attenta alle tematiche sociali non può permettersi di perdere un’occasione del genere: stabilizzare lavoratori da tempo immemorabile precari, condannati cioè a vivere nella più totale incertezza».

Girone evidenzia anche che la giunta ha già «una proposta di deliberazione dell’assessore al Personale Luigi Fadda, diretta ad accedere ai finanziamenti previsti dalla normativa statale e regionale, che consentono agli enti aderenti di abbattere completamente gli oneri di questa importante operazione di giustizia sociale». A mancare, a questo punto, sarebbe solo il parere della commissione consiliare Affari Generali. Un atto che, da quanto è dato sapere, l’esecutivo guidato dal sindaco Alfonso Golia ritiene non utile ai fini del prosieguo dell’iter di stabilizzazione.

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