Napoli – “C’è una domanda che, da sola, riassume tutti i nostri dubbi sulle recenti esternazioni del vicesindaco di Napoli, Enrico Panini, ed è la seguente: a casa sua per sostituire una lampadina chiamerebbe mai un idraulico al posto dell’elettricista?”. Questa la presa di posizione dei delegati Efi (Eccellenza Funeraria Italiana, sindacato di categoria delle agenzie funebri) per la Campania. “Abbiamo letto – spiegano gli imprenditori – che ai 30 dipendenti comunali addetti ai cimiteri cittadini non formati come imporrebbe la legge regionale in materia se ne andranno ad aggiungere altri 40, di cui 30 operativi, anche loro non formati come legge vorrebbe”.
“Dobbiamo purtroppo constatare – continuano – che sebbene siano lodevoli gli sforzi di trovare una soluzione a questa imbarazzante mancanza d’organico ancora una volta a pagarne sono le competenze. Non basta aggiungere i numeri: per risolvere alcuni problemi endemici del comparto c’è bisogno di personale capace e preparato. E non parliamo solo a livello operativo”. Il riferimento è all’ennesima proroga (nr. 5/2020, “Disposizione del Direttore Generale n. 1 del 03/01/2019 e prorogato con Disposizione del Direttore Generale n. 7 del 06/02/2019”, a firma di Attilio Auricchio) che stabilisce il gruppo di lavoro interdirezionale finalizzato alla predisposizione di un nuovo testo di Regolamento di Polizia Mortuaria e dei Servizi Funebri e Cimiteri che “dopo un anno non solo non è ancora arrivato, ma vede una situazione in progressiva caduta libera. Da sempre chiediamo che a questi tavoli oltre ai tecnici e a rappresentanti delle istituzioni ci siano persone qualificate e competenti provenienti dal settore che possano dare una mano a tener alta l’attenzione e che possano portare le istanze del settore nelle giuste stanze”.
“Tutti gli sforzi profusi da questa Amministrazione per restituire dignità al settore – chiudono i rappresentanti campani di Efi – vengono meno a causa di questa inspiegabile chiusura al dialogo da parte del vicesindaco e chi per esso. Già nelle prossime ore solleciteremo un ennesimo incontro sperando di venire ascoltati”.