E’ morto nell’ospedale pubblico di Jaipur, in Rajasthan, nell’India settentrionale, il turista italiano ricoverato con la moglie da due settimane perché affetto da coronavirus. Lo riferiscono i media indiani e lo confermano fonti del tour operator italiano da cui la coppia aveva acquistato il biglietto. Qualche giorno fa l’uomo, 68 anni, medico di Codogno in pensione, era stato dichiarato negativo dai medici dell’ospedale indiano, che affermavano di averlo curato con una combinazione di farmaci antiretrovirali.
Il numero dei decessi provocati dal coronavirus in Europa ha superato quota 5.000: è quanto risulta da un conteggio dell’agenzia di stampa Afp. Si tratta quindi della metà del totale dei decessi a livello mondiale, che secondo la Johns Hopkins University sono ora 10.031. In Spagna superati i mille morti, mentre i casi sono saliti a 19.980. Secondo El Mundo, i medici spagnoli vogliono scegliere chi ricoverare in terapia intensiva in base all’aspettativa di vita. Lo prevede, spiega il giornale, un piano elaborato da internisti per far fronte alla carenza di posti letto a causa dell’epidemia. Con le limitate risorse bisogna ”massimizzare il beneficio comune”.
In Gran Bretagna, in auto-isolamento a casa, con i sintomi del coronavirus, il capo negoziatore britannico della Brexit, David Frost. Lo riferisce Downing Street. Ieri il francese Michel Barnier, il capo negoziatore dell’Ue, aveva reso noto a sua volta di essere infettato dal virus. L’Olanda registra un totale di 106 morti e 2.994 persone positive al coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono morti 30 pazienti. La maggior parte delle persone risultate positive si è registrata nel Brabante settentrionale.
In Belgio sono arrivate 5 milioni di mascherine di protezione, provenienti dalla Cina. Già da stamani è in corso la distribuzione del materiale, che viene assegnato in via prioritaria agli ospedali. Lo ha annunciato la ministro della Salute, Maggie De Block. Il terminal di Charleroi, il secondo aeroporto a servire la capitale belga, chiuderà da martedì sera fino al 5 aprile. La decisione è motivata dal calo di viaggiatori e dal blocco dei voli in diversi Paesi del mondo. In Belgio sono 2.257 e 37 i decessi.
La Francia è solo ”all’inizio della crisi”, ma ”lo Stato regge”. Lo ha detto il presidente Emmanuel Macron, recandosi alla cellula interministeriale di crisi per fare il punto sull’evoluzione della pandemia. A questa riunione, nei sotterranei del ministero dell’Interno, seguirà un Consiglio di Difesa per esaminare gli aspetti sanitari e di continuità della macchina economica. In Germania le autorità della Baviera, il più grande Land tedesco, hanno ordinato il lockdown per far fronte all’emergenza del coronavirus: lo ha reso noto il governo locale. Si tratta del primo Land a farlo.
In Portogallo è stata superata la soglia dei mille contagi, con un aumento del 30% nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono le autorità sanitarie citate dai media locali. Oltre 120 sono ricoverati in ospedale, una ventina in terapia intensiva. E sono stati effettuati test di cui si attende l’esito su altre 850 persone. Finora nel Paese sono morte sei persone. Il numero di casi in Svizzera e nel vicino principato del Liechtenstein è in forte aumento ed il numero di decessi registrati è salito a 43. Attualmente, 4840 casi sono risultati positivi, di cui 4176 casi confermati e 664 ancora in corso di valutazione dopo un primo risultato positivo, ha riferito oggi a metà giornata l’Ufficio svizzero di sanità pubblica. Tutti i cantoni svizzeri e il Principato del Liechtenstein sono colpiti dall’epidemia.
In Iran, in occasione del Capodanno persiano che si celebra oggi, la Guida suprema Ali Khamenei ha lanciato un messaggio alla nazione: l’Iran – ha detto – riuscirà a superare le sfide del coronavirus e delle difficoltà economiche legate alle sanzioni Usa. Ha anche lodado i recenti ‘sacrifici’ del personale medico e sanitario nella lotta al coronavirus, che ha provocato finora 1.433 vittime nella Repubblica islamica. In Israele, con un balzo di oltre 100 casi è salito a 705 il numero dei positivi all’infezione da coronavirus. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità locale, spiegando che la crescita (+23%) è dovuta in parte all’incremento dei test
Il numero di morti a livello mondiale provocati dal coronavirus ha superato quota 10.000: lo riporta l’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University. L’università americana registra 10.030 decessi, un totale di 244.523 casi di contagio confermati e 86.031 persone guarite. In Usa raddoppio di casi in 24 ore, sono 13mila – Gli Stati Uniti hanno superato i 13.000 casi di contagio da coronavirus: sono 13.133, raddoppiati in sole 24 ore. Il bilancio delle vittime sale a 193 persone. Questo il quadro che emerge dagli ultimi dati forniti dalle autorità sanitarie federali e locali. Il governatore della California Gavin Newsom ha ordinato a tutti i residenti dello stato, circa 40 milioni di persone, di stare a casa per contrastare la rapida diffusione dell’epidemia di coronavirus. Da Los Angeles a San Francisco scatta dunque il lockdown. “Dobbiamo piegare la curva. L’isolamento a casa non è la mia scelta preferita ma ora è necessaria”, ha detto il governatore.
Cina – Wuhan, il focolaio della pandemia del coronavirus, non ha riportato nuovi contagi per il secondo giorno di fila: in tutta la Cina, ha riferito la Commissione sanitaria nazionale, ci sono stati altri 39 casi di infezione importata e 3 decessi, di cui 2 nella provincia dell’Hubei e uno in quella del Liaoning. I casi confermati sono saliti a 80.967 totali, comprensivi di 6.569 pazienti ancora sotto trattamento medico, di 3.248 morti e di 71.150 persone dimesse dagli ospedali, che hanno spinto la quota dei guariti all’87,8%.
In Argentina quarantena nazionale – Il presidente Alberto Fernandez ha annunciato la realizzazione in Argentina di un ‘isolamento sociale preventivo obbligatorio’, in sostanza una quarantena, a livello nazionale, per contrastare l’espandersi nel Paese del coronavirus, che si concluderà il 31 marzo. Il rispetto della quarantena, ha sottolineato il capo dello Stato, sarà sorvegliato dalla polizia nazionale e locale e dalle forze armate. La misura si aggiunge ad altri provvedimenti già adottati, come la sospensione delle lezioni fino al 31 marzo, e l’obbligo per tutti coloro che entrano in Argentina dall’estero di mettersi in quarantena per 14 giorni. Seconda vittima nell’Africa subsahariana dopo la morte di un uomo in Burkina Faso. Il nuovo decesso è avvenuto in Gabon: il paziente, che aveva manifestato i sintomi ed era visitato domenica da un medico, aveva nascosto un recente soggiorno in Francia.