Santo Domingo – Alla data del 22 marzo i casi di coronavirus nella Repubblica Dominicana, stando ai dati ufficiali, sono poco più di 100, con tre decessi. Una crescita lenta considerando che il primo caso è stato riscontrato un mese fa su un cittadino italiano giunto nella località turistica di Bayahibe. Da allora si è attivato il servizio sanitario nazionale effettuando controlli e tamponi.
Poi, altri tre casi, e ancora cinque “sospetti”, tutti in zone turistiche. Al momento sono precisamente 112 i contagiati, 52 sono in quarantena in ospedale e gli altri 57 in isolamento al proprio domicilio. 37 avevano viaggiato in paesi infetti, 18 contagiati nell’isola e i restanti sotto indagine. Altre 290 persone che hanno viaggiato all’estero sono attualmente sotto controllo.
A questo punto, senza frapporre indugi, il 16 marzo il presidente Danilo Medina ha chiuso tutto, facendo salvi i sevizi essenziali come farmacie e negozi di alimentari. Niente scuole, bar, ristoranti, discoteche né attività nei luoghi di possibile aggregazione fino a tempo indeterminato. Aeroporti chiusi per chi arriva dall’Europa fino al 30 aprile, poi si vedrà. Ed oggi le auto che circolano ricordando ai cittadini di non uscire da casa. E sono già 1.714 le persone arrestate per non avere rispettato il coprifuoco. IN ALTO IL VIDEO