Nella mattinata del 10 marzo, i carabinieri della stazione di Grazzanise hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura, nei confronti di 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo, anche in concorso, di plurimi episodi di furto aggravato, estorsione in danno di titolari di aziende agricole e ricettazione.
Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, condotta dal marzo 2018 al gennaio 2019, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, analisi di tabulati telefonici, acquisizione di immagini di sistemi di videosorveglianza nonché servizi di osservazione e perquisizioni, che ha consentito di: identificare gli autori di 11 furti – di cui uno tentato – di veicoli agricoli e parti di essi, commessi in diversi comuni della provincia di Caserta, cui spesso sono seguite richieste estorsive con il metodo del “cavallo di ritorno”; accertare che le somme richieste variavano dai 500 ai 2.500 euro; riscontrare che l’azienda di uno degli indagati veniva utilizzata per occultare i trattori trafugati.
Il giudice per le indagini preliminari, condividendo l’impianto accusatorio avanzato dalla Procura sammaritana, ha disposto per uno degli indagati (Danilo D’Ambrosca, 26 anni) la misura della custodia cautelare in carcere, per tre quella degli arresti domiciliari (Serafim Raul Bcrau, 33 anni; Giovanni Barone, 60; Ferdinando De Rosa, 32) e nei confronti dei restanti due (Antonio Carmellino, 34 anni; e Titi Ionut Bajnaru, 25) ha applicato l’obbligo di dimora nel comune di residenza ed obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.