I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un 55enne reggino, accusato di violenza sessuale aggravata su una minore. Il provvedimento costituisce la conclusione di un’indagine partita dalla segnalazione ricevuta dal dirigente di un istituto scolastico, frequentato dalla minore, la quale ha confessato il suo malessere al proprio insegnante di sostegno e unitamente al proprio preside ha inteso immediatamente denunciare la vicenda al comandante della stazione dell’Arma.
Venuti a conoscenza del reato, i militari hanno attivato immediatamente la rete di supporto antiviolenza, realizzata dal comando provinciale di Reggio Calabria in sintonia con le “linee guida” del protocollo operativo “Codice Rosso” stabilito dal procuratore della Repubblica. “La reciproca fiducia emersa tra Istituzione scolastica e Arma dei Carabinieri – si legge in una nota – nonché l’attuazione di tali procedure esecutive ha consentito l’efficacia operativa nel perseguimento del reato, la salvaguardia della vittima non esposta ad ulteriori conseguenze e l’individuazione di elementi chiari per l’adozione tempestiva di un provvedimento cautelare emesso dall’autorità giudiziaria”.
Emerge, pertanto, da tale vicenda, quanto risulti indispensabile sensibilizzare i cittadini e la comunità nel suo insieme, nel fornire dettagli o segnali di allarme che maggiormente si evidenziano, utili alle forze dell’ordine per un tempestivo intervento risolutivo, come in questo caso, evitando che tale fattispecie di reato possa essere portata ad ulteriori conseguenze di gran lunga più gravi e pericolose per l’incolumità della persona, con particolare riguardo alla presenza di minori. La tematica della violenza sui minori risulta ad oggi molto complessa e necessita dunque di essere affrontata non più solo come un’emergenza, ma con interventi, globali e di più ampio respiro, che vedano un necessario coordinamento tra le Istituzioni di diversi livelli, al fine di poter dare risposte sempre più efficaci, mettendo al centro i diritti delle vittime. “Solo sulla base di questa corretta sintonia istituzionale, è possibile favorire la prevenzione e la repressione di crimini, partendo proprio dai banchi di scuola ad educare gli adulti di domani”, prosegue la nota.
Intanto, è stato attuato per l’anno scolastico 2019/2020 un progetto innovativo volto ad organizzare diversi incontri nell’ambito della Provincia presso gli istituti scolastici, incentrati sul tema della “Formazione alla Cultura della Legalità”, di intesa tra il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, Giuseppe Battaglia, e il coordinatore degli ispettori dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria nonché dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Calabria, Maurizio Piscitelli. IN ALTO IL VIDEO