Aversa, caso Liceo Fermi: una guerra fra “truppe straniere”?

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Nelle ultime settimane in città ha tenuto banco la vicenda del fitto del fabbricato Sagliocco in via Fermi da parte della Provincia per ampliare il Liceo Scientifico attiguo. E’ necessario un minimo di chiarezza non prima di aver evidenziato che il tutto nasce dall’abitudine dei dirigenti scolastici di accettare tutte le iscrizioni che arrivano in barba alla programmazione, al numero delle aule disponibili, pronti, in molti casi, a sacrificare laboratori e palestre. Ad Aversa e dintorni vi sono, ormai, licei scientifici a iosa e la programmazione non può non tenerne conto.

Con l’ausilio di un amico tecnico, possiamo affermare che “il fabbricato Sagliocco, così come è strutturato oggi, è sostanzialmente compatibile (tranne piccole e possibili modifiche) con l’uso scolastico. Ad essere precisi, per le aule possono essere utilizzati il piano terra ed il primo piano (perché i solai raggiungono l’altezza prevista di m. 3), mentre l’ultimo piano può essere adibito solo ad uffici della scuola. Questa è una notizia ultraverificata. Perciò chiunque tenterà di smentirla in tutto o in parte dirà il falso”.

In ogni caso, non si comprende il comportamento della Provincia che, in maniera molto azzardata, ha accettato l’offerta dei Sagliocco (vincitori del bando per il fitto delle aule del Fermi) “sub conditione” dell’ottenimento del cambio di destinazione d’uso; un cambio che non poteva essere né certo né sicuro. Non si comprende, allo stesso modo, perché la dirigenza del Fermi, senza avere certezza della disponibilità dell’adiacente palazzo Sagliocco, aveva già iniziato a raccogliere molte più iscrizioni di studenti di quanti effettivamente ne poteva ospitare negli attuali locali dello stesso liceo. Insomma, sembra una “corsa” per mettere il Comune di fronte ad un fatto compiuto, creando difficoltà e confusione, e forse costringere gli uffici comunali ad emissioni di atti frettolosi, che potrebbero comportare problemi legali, perché dettati da una estrema emergenza.

Ultimo punto della vicenda, la vera ciliegina sulla torta: non si riesce a capire per quale vero motivo la Giunta Golia, così come la maggioranza che la sostiene, si ostini a tergiversare sull’argomento con posizioni diverse al loro interno, tra chi preferisce rinviare ed evitare di pronunciarsi e chi invece dice apertamente “no” con varie, debolissime, motivazioni che non c’entrano alcunché con la vera e unica risposta che bisogna dare a questa vicenda. La nostra (mia e del mio amico che idealmente sottoscrive con me queste righe) idea è che sotto ci sia qualche vecchia storia o conti sospesi personal-politico-affaristici tra attori che non sono aversani, ma che hanno ad Aversa i loro “dipendenti” e “ragazzi di bottega”. Insomma, sul nostro suolo si combattono truppe straniere.

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