Aversa (Caserta) – “Fadda si è dimesso. Bisognerebbe anche spiegare chi sia Fadda e da cosa si sia dimesso per capirne e valutarne le conseguenze e la gravità del gesto”. Non usa mezzi termini l’ex consigliere comunale Francesco Di Virgilio nel commentare le dimissioni dalla giunta di Luigi Fadda, per il quale “non esistono più le condizioni politiche” per andare avanti (leggi qui).
“Qualcuno, eufemisticamente parlando, – sostiene Di Virgilio – potrebbe non sapere che Fadda è (era) il vicesindaco di Aversa. Noto per nulla e per non essersi distinto praticamente in niente, ha silenziosamente occupato il ruolo di vicecomandante in capo della Nave Aversana, alle spalle e all’ombra del proprio capitano, Alfonso Golia. Ebbene, ad oggi, nel periodo più buio della storia della Città dal dopoguerra, con la Nave che fa acqua da tutte le parti, tra pagliacci e ballerine che intrattengono i ‘passeggeri’ con buffonate e balletti, il coraggioso vicecapitano prende la scialuppa, saluta piccato, e se ne va. Abbandona. Abbandona la nave”.
“Non va d’accordo col resto della ciurma. – continua Di Virgilio – Dice di non essere apprezzato. Di sentirsi ormai ‘fuori rotta’ rispetto alla dritta indicata dal Capitano. E quindi ciao, tanti saluti a tutti e #iorestoacasa! E complimenti per il coraggio e per aver restituito le deleghe, deleghe al commercio, mica roba da poco? In un momento storico dove forse, tra le vittime inconsolabili di questa tragedia, proprio i commercianti portano la bandiera, lui, statista di spessore, se la da a gambe senza dire o fare nulla che sia di reale conforto per chi, ingenuamente, da lui si sarebbe dovuto aspettare mano tesa e soluzioni. Gente che ha, da settimane, letteralmente chiuso bottega e che chissà se mai riuscirà a riaprirla. Gente che avrebbe dovuto riversare speranze in lui, assessore al commercio e vicesindaco. Avrebbe dovuto aggrapparsi a lui. Fadda. Se solo avesse saputo chi fosse e cosa facesse. Invece no. La Nave affonda, lui scappa e porta con se scialuppa e selvagenti! Grazie cuor di leone! Adesso sì che ci ricorderemo il tuo nome”.